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ABUSO.
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ABUSO.
Definiz: Sost. masc. Lo abusare, Mal uso.
Dal partic. pass. lat. abusus, sostantivato. −
Esempio: But. Comm. Dant.: E puossi dire che qui sia abuso nella significazione del comparativo.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 334: L'uso del favellare dei primi non si può chiamare veramente uso, ma abuso e corruzione.
Esempio: Buomm. Cical. 32: Abuso vuol dire mal uso; non retto, non discreto uso.
Esempio: Bart. D. Giapp. 1, 167: Se introdurranno nella Compagnia alcuna disdicevole usanza, che cominciata con titolo di necessità, poi si continui con licenza d'abuso.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 23: Scorgendola così trasmutata per la tolleranza degli abusi, per l'inosservanza delle leggi e per l'ozio, l'ho già pianta per morta.
Esempio: Menz. Poes. 2, 160: Nè per mio avviso aver si debbe in uso, Che cominci ogni canto per sentenza; Chè questo parmi un puerile abuso.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 76: Afferma ancora, che il governo dispotico non è governo legittimo, ma abuso di governo.
Definiz: § Trovasi anche per Disusanza, Trasandamento. −
Esempio: Bocc. Filoc. 382: Fatte levare l'erbe, le frondi e i pruni cresciuti, per lungo abuso, sopra 'l vecchio altare,.... dimandò che un toro gli fosse menato.
Esempio: E Bocc. Filoc. 478: L'antico fuoco [nelle vedove] riprende forza e falle desiderar quello che per lungo abuso avevano obliato.