Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GUSTATORE.
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GUSTATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Gustare. Chi o Che gusta, in senso così, proprio come figurato. –
Esempio: Bocc. Filoc. 706: Il primo trovamento di Bacco, schernitor del suo primo gustatore.
Esempio: S. Bern. Lett. F. 162: Fa innamorare di loro lo sguardo del pensatore; ma essa diventa gaudio del gustatore.
Esempio: S. Cater. Lett. 1, 20: E ogni diletto che hanno i veri gustatori, è fondato sopra questa volontà pacifica.
Esempio: E S. Cater. Lett. 3, 73: Tanto era il fuoco della inestimabile e ardentissima carità, che ardeva nelli cuori e nell'anime loro, che erano affamati e fatti gustatori e mangiatori dell'anime.
Esempio: E S. Cater. Lett. 269: E per compire in me la consolazione, diemmi l'abitazioni di Cristo in terra, andando come si va per la strada; così pareva che fusse una strada dalla somma altezza, Trinità eterna, dove si riceveva tanto lume e cognoscimento nella bontà di Dio, che non si può dire; manifestando le cose future, andando e conversando tra' veri gustatori, e con la famigliuola di Cristo in terra.
Definiz: § Vale altresì a denotare Chi, in corte, aveva l'ufficio di gustare, cioè di assaggiare i cibi e le bevande alla mensa reale, prima che il re e la famiglia sua ne prendessero. –
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 7, 480: Si vedevano i trombetti del Re,... i gustatori, gli scalchi, i cappellani del Re, ec.