Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
GEMEBONDO.
Apri Voce completa

pag.96


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
GEMEBONDO.
Definiz: Add. Che sempre geme, o Che molto geme; detto per similit. anche di animali. Ma è voce non comune, e usata più che altro nel linguaggio poetico.
Dal lat. gemebundus. –
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 28: Dolere il sento, che, qual tortora gemebonda, pianger debba in avvenire l'altrui miserabile cecità.
Esempio: Salvin. Opp. 31: Che quando le veloci gemebonde Vanno in amor, ec.
Esempio: E Salvin. Opp. 209: Ed i lievi Lari, o folaghe, e i tribi gemebondi Degli Alcioni; e l'aquile marine, ec.
Esempio: Mont. Iliad. 16, 410: Gli mise il colpo alla diritta spalla, E quei riverso e gemebondo cadde.
Definiz: § E per Che è cagione di gemiti, Tale da far gemere o piangere. –
Esempio: Salvin. Odiss. 354: O Telemaco, Nelle stanze di sopra io ben sagliendo Giacerò in letto, ch'a me gemebondo È fatto.