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Dizion. 5° Ed. .
GEMEBONDO.
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GEMEBONDO. Definiz: | Add. Che sempre geme, o Che molto geme; detto per similit. anche di animali. Ma è voce non comune, e usata più che altro nel linguaggio poetico. |
Dal lat. gemebundus. – Esempio: | Adim. L. Pros. sacr. 28: Dolere il sento, che, qual tortora gemebonda, pianger debba in avvenire l'altrui miserabile cecità. | Esempio: | Salvin. Opp. 31: Che quando le veloci gemebonde Vanno in amor, ec. | Esempio: | E Salvin. Opp. 209: Ed i lievi Lari, o folaghe, e i tribi gemebondi Degli Alcioni; e l'aquile marine, ec. | Esempio: | Mont. Iliad. 16, 410: Gli mise il colpo alla diritta spalla, E quei riverso e gemebondo cadde. |
Definiz: | § E per Che è cagione di gemiti, Tale da far gemere o piangere. – | Esempio: | Salvin. Odiss. 354: O Telemaco, Nelle stanze di sopra io ben sagliendo Giacerò in letto, ch'a me gemebondo È fatto. |
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