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1) Dizion. 5° Ed. .
MACELLARO e MACELLAIO
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Dizion. 5 ° Ed.
MACELLARO e MACELLAIO.
Definiz: Sost. masc. Colui che macella le bestie grosse, e anche le minute, e ne vende le carni.
Dal lat. macellarius, propriamente Venditore di commestibili. –
Esempio: Guicc. Stor. 4, 137: I macellari, essendo renitenti a pagargli, si erano tumultuosamente congregati all'abitazione del duca di Sessa.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 15: Son, verbigrazia,... diversi coltelli Da macellari, e da far carne molti, Forbicion da levare il pel per aria.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 50: Si vietò ancora, che i macellari non gonfiassero le bestie morte, acciocchè, per cattiva disgrazia infetti, non le infettassero.
Esempio: Red. Esp. Insett. 25: Il che (il formarsi de' cacchioni) si osserva parimente da' cacciatori nelle fiere da loro negli estivi giorni ammazzate, e da' macellaj e dalle donnicciuole, che, per salvar la state le carni da questa immondizia, le ripongono nelle moscaiuole, o con panni bianchi le ricuoprono.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 63: Ma come grosso can di macellaio De' cagnoletti l'abbaiar non cura.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 187 t.: Le botteghe aperte a sportello, solamente però per vendere a minuto dei fornaj, panivendoli, pastaj, macellari ec.
Definiz: § In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. R.: Sono crudeli macellaj di carne umana.
Esempio: Fag. Comm. 7, 181: E chi vuol carni sole In tempo così sudicio ed avaro, Se ne va a provvedere al macellaro.