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Dizion. 5° Ed. .
FAVOLETTA.
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pag.694
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FAVOLETTA. Definiz: | Diminut. e Vezzeggiat. di Favola. Favola breve e graziosa, arguta, e simili. – |
Esempio: | Bertin. A. F. Risp. Apol. 79: Non so chi di questi restasse simile a quella cornacchiola, la cui favoletta così termina Orazio nelle sue Pistole, ec. | Esempio: | Salvin. Disc. 2, 335: A porre in versi si diede favolette curiose colla sua moralità in fondo, composte alla guisa d'Esopo. | Esempio: | E Bertin. A. F. Annot. Fier. 405: Favoletta gentile, esortativa all'unione e alla concordia, simile a quella di Menenio Agrippa, presso Tito Livio. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 7: Facile orecchio almeno ora porgete Alla mia favoletta, e risolvete. | Esempio: | E Fiacch. Fav. 1, 38: Ma tu da questa favoletta impara Viver piccolo sì, ma in acqua chiara. |
Definiz: | § I. E genericamente, per Qualsivoglia scrittura d'argomento favoloso o leggiero. – |
Esempio: | Segner. Pred. 682: Egli starà sempre attentissimo che non vi vengano altri libri alle mani, che di romanzi, di frascherie, di favolette, di amori. |
Definiz: | § II. E per Cosa non vera, inventata capricciosamente, Invenzione; ovvero Recitazione, Racconto, o simili, di cosa non vera. – |
Esempio: | Red. Cons. 1, 69: Perchè tutte quelle storie similissime tra di loro, e procedenti l'una dall'altra, raccontate da' sopramentovati autori, io le ho per altrettante favolette. | Esempio: | Magal. Lett. fam. 1, 134: Ora, perchè a una cosa vera è costume de' pescatori ingropparci una favoletta, è bisognato far loro il servizio di credere quest'altra sagace industria della granchiessa, ec. | Esempio: | Giulianell. Mem. Intagl. 138: Si deve inoltre reputare una favoletta quella induzione che dal casato di questo artefice far vorrebbe M. Mariette: cioè, che ei fosse nato nel ducato di Borgogna. | Esempio: | Mann. Ist. Decam. 156: Per istabilire se l'avvenimento qui dal Boccaccio descritto sia istoria o favola, nulla ho potuto scoprire; dimodochè con troppa libertà parlerei, se io volessi senza alcun altro fondamento crederlo un fatto isterico, piuttosto che una favoletta. |
Definiz: | § III. E per Fatto favoloso, mitologico, rappresentato in quadretti di non grandi proporzioni. – |
Esempio: | Ross. B. Appar. Est. 18 t.: E in certi quadri alcune favolette in bellissime figurine. Primieramente Amimone, quando da Danao suo padre fu per sacrificar mandata per l'acqua, ec. |
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