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COTESTUI.
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COTESTUI.
Definiz: Pronome masc., che nel plur. fa Cotestoro. Serve a indicare persona prossima a chi ascolta, ovvero persona antecedentemente nominata; Cotesti. Ma è voce oggi non comune.
Da cotesto, conformato nella desinenza agli altri pronomi Colui, Costui. –
Esempio: Nov. Ant. B. 45: Perchè battete voi cotestoro?
Esempio: Bocc. Decam. 7, 224: Or bene sta dunque, disse Bruno: se cotestui se ne fidava, ben me ne posso fidare io.
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 21, 140: Come voi sapete, noi abbiamo pagato per lo Comune di Perugia dumilia trecento settanta fiorini; e voi sapete quanto è difficile il ritrarre da cotestoro il danaio.
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 102: Cotestoro non sanno che chi è tenuto savio il dì, non sarà mai tenuto pazzo la notte.
Esempio: Ambr. Cofan. 5, 2: Cotestui, che volete per genero, Ha tolt'un'altra moglie.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 190: Dicendosi.... Cotestui e Cotestei, se è [la persona] accosto a chi ascolta.
Definiz: § E in senso dispregiativo; nel quale oggi si userebbe più comunemente. –
Esempio: Cellin. Vit. 310: Il Re rispose in collora, che voleva dar le cose sue a chi piaceva a lui, e a uomo che lo servissi, perchè di cotestui non si serviva di niente.
Esempio: Borgh. R. Rip. 86: Dicano cotestoro quello che vogliano.