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Dizion. 5° Ed. .
COTESTUI.
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pag.938
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COTESTUI. Definiz: | Pronome masc., che nel plur. fa Cotestoro. Serve a indicare persona prossima a chi ascolta, ovvero persona antecedentemente nominata; Cotesti. Ma è voce oggi non comune. |
Da cotesto, conformato nella desinenza agli altri pronomi Colui, Costui. – Esempio: | Bocc. Decam. 7, 224: Or bene sta dunque, disse Bruno: se cotestui se ne fidava, ben me ne posso fidare io. | Esempio: | Rep. Fir. Lett. Istr. 21, 140: Come voi sapete, noi abbiamo pagato per lo Comune di Perugia dumilia trecento settanta fiorini; e voi sapete quanto è difficile il ritrarre da cotestoro il danaio. | Esempio: | Machiav. Pros. var. 8, 102: Cotestoro non sanno che chi è tenuto savio il dì, non sarà mai tenuto pazzo la notte. | Esempio: | Ambr. Cofan. 5, 2: Cotestui, che volete per genero, Ha tolt'un'altra moglie. |
Esempio: | Buomm. Ling. tosc. 190: Dicendosi.... Cotestui e Cotestei, se è [la persona] accosto a chi ascolta. |
Definiz: | § E in senso dispregiativo; nel quale oggi si userebbe più comunemente. – |
Esempio: | Cellin. Vit. 310: Il Re rispose in collora, che voleva dar le cose sue a chi piaceva a lui, e a uomo che lo servissi, perchè di cotestui non si serviva di niente. |
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