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1) Dizion. 5° Ed. .
ABBOZZATO
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ABBOZZATO.
Definiz: Partic. pass. di Abbozzare.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Detto di opere d'arte. −
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 1, 109: Simili ai corpi ne' marmi scolpiti, I quai siano abbozzati e non finiti.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 12, 181: Di quest'opera condusse Michelagnolo, vivente Giulio e dopo la morte sua, quattro statue finite, e otto abbozzate.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 7: Si seppellivano antichissimamente i cadaveri.... in legnami scavati alla figura d'uomo, così alla grossa abbozzata.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 180: Non essendogli restati danari, la tavola se ne stava nella stanza del pittore così abbozzata, senz'altro più.
Definiz: § II. E detto di qualunque opera, o lavoro, o scrittura. −
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 117: Onde Virgilio per salvare i suoi, Compose quei due distichi abbozzati.
Esempio: Cas. Pros. 2, 58: Io fui ricercato a Venezia di fare una dedicazione;.... così la feci, e diedila loro mezza abbozzata.
Esempio: Tass. Lett. 1, 70: Se mi rimanea alcun dubbio, V. S. me l'ha rimosso; facendo perfette, e quasi colorando quelle cose, che nel mio disegno erano rozze e abbozzate.
Esempio: Magal. Lett. scient. 120: Tra i non moltissimi quattrini, come io suppongo, del fondatore, e tra i pochissimi del presente.... possessore, tutto rimane [nella villa] abbozzato.
Esempio: Salvin. Casaub. 183: Per finire questa abbozzata definizione, molte cose altri aveano aggiunte.
Esempio: Fag. Rim. 5, 16: Del restante, ecco tutto raccontato Quanto fin or seguì, Vostr'Eccellenza Lo riceva così male abbozzato.
Definiz: § III. E detto di cose naturali, Non finito di formarsi. −
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 154: Non derivando egli da altro, che dal proseguimento della rarefazione del gielo già fatto, o per meglio dire del ghiaccio, abbozzato dentro la palla.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 351: Racchiudono dentro di sè bellissime e perfettissime gugliettine di spato cristalino, altre le hanno principianti e quasi abbozzate.
Definiz: § IV. Detto della persona, vale Mal fatto, Informe, Sconcio. −
Esempio: Ross. P. Sveton. 2, 190: Antonia sua madre diceva che egli [Claudio] era un mostro di natura abbozzato e non finito.
Definiz: § V. E figuratam. riferito all'animo. Rozzo, Zotico. −
Esempio: Cecch. Servig. 3, 6: Son così abbozzato e tanto Saturnin, ch'i' non so che cosa è amare.
Esempio: E Cecch. Corr. 5, 8: E poi noi altri all'antica, per dirvi, Siamo abbozzati e non avvezzi a fare Cirimonie da corte.
Esempio: Bottar. Dion. Ambiz. 96: È rozzo e abbozzato quel monaco [che si raffredda negli esercizj spirituali], nè merita di gustare quanto sia grande la moltitudine della dolcezza divina.
Definiz: § VI. Abbozzato alla macchia, nel significato del § VII. di Abbozzare. −
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 71: Eccovi il ritratto del sig. Francesco, più tosto abbozzato alla macchia, che finito (locuz. figurata).