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1) Dizion. 5° Ed. .
ERBUCCIA.
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Dizion. 5 ° Ed.
ERBUCCIA.
Definiz: Diminut. e Dispregiat. di Erba. Erba piccola e minuta. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 26: Essendo già le tavole messe, ed ogni cosa d'erbucce odorose e di be' fiori seminata,... si misero a mangiare.
Esempio: Bemb. Asol. 59 t.: Queste erbuccie stesse, che noi tuttavia sedendo premiamo,... non averebbono, nascendo, il lor suolo così vago come egli è, e così verdeggiante, renduto.
Esempio: Bart. D. Tens. 72: La terra vergine, sol che si lasci vedere al cielo aperto, senza più ingravidi e partorisca certe gentili erbucce.
Esempio: E Bart. Ghiacc. 4: Aggiugnete (chè ne son degne) ancor le innumerabili specie de' fiorellini, e dell'erbucce che si lievano appena un dito da terra.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 6, 63: La mia padrona fa fare un veleno Con certe erbucce e con certa radice.
Definiz: § I. Erbucce, chiamansi comunemente Quell'erbe saporite ed odorifere che si usano mettere nelle vivande, o che anche si mangiano in insalala. –
Esempio: Tedald. Agric. 99: Di questo mese.... traspongonsi i porri, cipollini, l'appio, baciucchi, e tutte l'erbucce, come sermolino, persia e simili.
Esempio: Soder. Tratt. Arb. 213: Capperi o persa, timo o altre erbuccie.
Esempio: Dav. Colt. 530: Di gennaio.... trasponi e semina... gelsomini, rosaj, spigo, salvia, ruta, ramerino, persa e tutte l'erbuccie, e sparagi.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 19: Si trapianta salvia, ramerino, persa, e ogni sorte d'erbucce.
Esempio: Red. Lett. 3, 102: Simili a quelle insalate composte di varie, odorose, tenere e saporose erbucce, le quali mescolanze appunto da noi altri Toscani si appellano.
Definiz: § II. Erbucce, figuratam. e familiarmente, si chiamano Quelle divozioncelle che si aggiungono ad altre più solenni preghiere.