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1) Dizion. 5° Ed. .
OBLIVIONE e OBBLIVIONE.
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OBLIVIONE e OBBLIVIONE.
Definiz: Sost. femm. L'obliare, Il porre in oblio; Il dimenticare o Il dimenticarsi: Dimenticanza assoluta. Voce di uso oggi più che altro poetico.
Dal lat. oblivio. ‒
Esempio: Dant. Purg. 33: E se tu ricordar non te ne puoi.... or ti rammenta Sì come di Leteo beesti ancoi.... Cotesta oblivïon chiaro conchiude Colpa nella tua voglia altrove attenta.
Esempio: E Dant. Conv. 326: Se la gentilezza, ovvero nobiltà,... si generasse per obblivione, più tosto sarebbe generata la nobiltà quanto gli uomini fossono più smemorati, chè tanto più tosto ogni obblivione verrebbe.
Esempio: E Dant. Conv. 327: Se la obblivione de' bassi anticessori è cagione di nobiltà, ovunque bassezza d'anticessori mai non fu, non può essere obblivione di quelli, conciossiachè la obblivione sia corruzione di memoria.
Esempio: Bern. Orl. 10, 1: Io ho pensato a questa acqua incantata, A questo fiume della obblivïone, Ed holla ad una cosa assomigliata, Ch'alcun mi par che chiami passïone, ec.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 295: E di ciò è indizio che l'obblivione si dice essere d'un simile abito, ma non dell'abito della prudenza.
Esempio: Fag. Comm. 3, 140: E se non potrà esser quello [amore] che accende i cuori degli amanti, sarà quello che suole imprimervi la gratitudine de' beneficati. L. Per lo più questa in molti diventa l'istessa materia dell'oblivione.
Esempio: Leopard. Poes. 56: Se la funesta delle patrie cose Obblivïon dalle perverse menti Non isgombrano i fati.
Esempio: Tomm. Diz. estet. 69: L'oblivione è prova piuttosto di decrepitezza smemorata che di valida giovanezza: e chi vuole a ogni nuova generazione rifare il mondo, lo dannerebbe, se potesse, a perpetua puerilità.
Definiz: § I. In locuz. figur., e figuratam. ‒
Esempio: Petr. Trionf. 269: In questi.... Di cieca oblivïon che scuri abissi! Volgerà il sol, non pure anni, ma lustri E secoli.... E vedrà' i vaneggiar di questi illustri.
Esempio: Belc. F. Pros. 5, 114: Non è giusto tale e tanta preclara e ammirabile opera tacere, e con profonda oblivione seppellita dalla nostra memoria ispegnere.
Esempio: Ar. Orl. fur. 35, 15: Così contra i pensieri empj e maligni Del vecchio, che donar li vorria (i nomi scritti) al fiume, Alcun ne salvan gli augelli benigni: Tutto l'avanzo oblivïon consume.
Esempio: Torric. Lez. VI: Il far conserva e il non lasciar perire nelle profonde tenebre dell'obblivione l'opere degli uomini, per pregio di singolar virtù, chiari e famosi, ec.
Esempio: Leopard. Poes. 46: Per tua man presenti Paion que' giorni allor che dalla dira Obblivïone antica ergean la chioma, Con gli studj sepolti, I vetusti divini, a cui ec.
Esempio: E Leopard. Poes. 167: Torna al celeste raggio Dopo l'antica obblivïon, l'estinta Pompei, come sepolto Scheletro, cui di terra Avarizia o pietà rende all'aperto.
Definiz: § II. E per Quell'alterazione della memoria, con abolizione totale o parziale, persistente o passeggiera, della virtù sua, che i medici chiamano Amnesia. ‒
Esempio: Tass. Lett. 3, 37: Io uso il rimedio contra l'oblivione.... Aspetto l'altre pilole, che faranno forse maggiore effetto.
Esempio: Cocch. Op. 1, 131: Tanta era l'attenzione dalla quale egli era nello spettacolo di non più vedute curiosità naturali rapito, che subito una gioconda oblivione di qualunque altra cosa lo sorprendeva.
Esempio: E Cocch. Op. 1, 225: Oltre la singolar potenza (che hanno i liquori) d'offendere sì prontamente i nervi, e.... produrre la tanto stimata benchè falsa ilarità, e il delirio, l'oblivione e la sonnolenza.
Definiz: § III. Detto di quell'Atto pel quale si dimettono o cancellano colpe o reati, e propriamente di stato; Amnistia. ‒
Esempio: Nard. Stor. 1, 52: Una pace universale colla oblivione delle ingiurie, per la quale s'intendesse essere e fusse perdonato agli amici dell'altro stato ogni errore e delitto fatto insino al dì della mutazione del passato governo, salvo però la restituzione delle facultà e pecunie pubbliche ec.
Esempio: Varch. Stor. 1, 181: Si pensavano.... che fattasi, come già in Atene si fece, e a Roma si ragionò di fare, un'oblivione generale, si dovessono non solo perdonare, ma sdimenticare ancora tutte le cose passate, e nell'avvenire modestamente e benignamente procedere, senza che alcuno potesse essere delle colpe andate, non che punito, accusato.
Esempio: Davil. Guerr. civ. V. 2, 498: Decretò (il re) oblivione e silenzio di tutte le cose passate, intelligenze con prencipi forestieri, levata di denari, ec.
Definiz: § IV. E per similit. ‒
Esempio: Manz. Prom. Spos. 564: Potè parere, in certa maniera, che la riconciliazione della prima (dell'autorità spirituale con l'Innominato) portasse con sè l'oblivione, se non l'assoluzione, del secondo (del poter civile), quando quella s'era sola adoprata a produrre un effetto voluto da tutt'e due.
Definiz: § V. Andare in oblivione, Passare in oblivione, Venire, in oblivione, vale Dimenticarsi, Essere dimenticato; od anche Essere trascurato, Non tenersene conto. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 21: E tal tregua tra lor subito nacque, Sì l'odio e l'ira va in oblivïone, Che ec.
Esempio: Giunt. Eseq. Buonarr. 4: La Compagnia de' Pittori intitolata da San Luca.... a poco a poco.... si era tralasciata e quasi ita in oblivione a fatto.
Esempio: Razz. Vit. Uom. ill. 73: Se bene.... fu creato in Firenze il magistrato di parte guelfa, e datagli grandissima autorità sopra i cittadini, cotale autorità nondimeno in processo di tempo era passata in oblivione di maniera, che ec.
Definiz: § VI. Dare a oblivione, o Mandare, a oblivione, vale Dimenticare ovvero Trascurare, Non curare. ‒
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 12, 122 t.: Significando a quella (a Sua Beatitudine) che ogni suo consiglio è gratissimo ed accettissimo a questa Signoria, nè alcuna parte d'esso si manda ad oblivione.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 12, 119 t.: Noi ci teniamo dalla sua Magnificenzia sì interamente satisfatti, che mai per alcuno tempo siamo da dovere dare a oblivione e' suoi ottimi portamenti verso la republica nostra.
Definiz: § VII. Mettere in oblivione checchessia, Porre in oblivione checchessia, Lasciare, o simili, in oblivione checchessia, vale Dimenticarlo, o Farlo dimenticare; ovvero Trascurarlo, Non farne conto, Non darsene cura o pensiero. ‒
Esempio: Vill. M. 203: La fede utile sopra l'altre cose, e grande sussidio a' bisogni della repubblica, ci dà matera di non lasciare in oblivione quello che seguita.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 143: La quale (autorità di Parte Guelfa) il tempo, i varj accidenti, e le nuove divisioni avevano talmente messa in oblivione, che molti discesi di Ghibellini i primi magistrati esercitavano.
Esempio: Guicc. Stor. 1, 304: Nè avevano (i Veneziani) chiamato il re di Francia in Italia, nè accompagnatolo..., nè, per risparmiare i danari proprj, lasciato cadere in pericolo le cose comuni, anzi essere stato spesse volte di bisogno che il Senato Veneto rimediasse a' disordini nati per colpa d'altri in detrimento di tutti: le quali opere se non erano conosciute, o se sì presto erano poste in oblivione, non volere perciò ec.
Esempio: Nard. Vit. Giacom. Ded.: Le posso (certe carte), senza alcuno rimordimento di coscienza, lasciare in preda della oblivione.
Esempio: Tass. Dial. 1, 256: Nè debbo tacere di due nobilissimi cavaglieri ferraresi, il Gualengo ed il Fiasco.... Nè tacerò del signor Renato Cato.... Nè meno porrò in oblivione il signor Battista Guarino, che la prudenza civile ha accoppiata con tanto ornamento di scelte e polite lettere ec.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. XXIII: Fuvvi chi, veggendo infievolita sua robusta complessione (dell'Accademia), per conservarla viva, le scemò le fatiche degli esercizj e i rigori delle leggi, lasciando in oblivione il Vocabolario, le censure, le dispute, i sindacati.
Esempio: Fag. Rim. 3, 157: Non posso porvi in oblivione. Gli obblighi, ch'io vi tengo in abbondanza, Le tante grazie che da voi ricevo, Ad onta della mia dimenticanza, Mi ricordan ognor quanto vi devo.
Definiz: § VIII. Togliere all'oblivione, vale Richiamare all'altrui memoria, Risvegliare il ricordo, e simili. ‒
Esempio: Baldin. Art. Int. 20: Questo Marcantonio..., come scrive il Vasari, a cui solamente riuscì il togliere all'oblivione le poche notizie, che eran rimaste al suo tempo di tale artefice, attese ec.
Definiz: § IX. Venire in oblivione di persona o cosa, vale Dimenticarla o Non averne più cura alcuna o pensiero. ‒
Esempio: Cavalc. Specch. Cr. 4: Prese (l'uomo) similitudine di bestia, perocchè venendo l'uomo in oblivione di Dio, l'affetto si sparse all'amore della vilissima creatura, ed essendo l'intelletto oscurato perdette il conoscimento di Dio e di sè medesimo.