Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AGNO
Apri Voce completa

pag.320


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» AGNO
AGNO.
Definiz: Sost. masc. Chiamasi così un'enfiagione che vien nell'anguinaia.
Dal lat. agnascor, quasi Agnascenza, Nascenza. −
Esempio: Franc. Son. 57: Convien l'agno rifigli, e se rifiglia ec.
Esempio: Grazz. Rim. 2, 198: E gli agni e le cancrene Curar con arte.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 399: Agno, enfiato che vien nell'anguinaia, forse dal latino inguen.
Definiz: § I. Tagliar l'agno a checchessia, trovasi figuratam. per Toglier l'appicco, l'occasione. −
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 1, 1: Aggiustare e fermar ragion di sconti, Per tagliar l'agno a qualsivoglia lite.
Definiz: § II. Tagliarsi l'agno, detto proverbialmente del Fare animosa risoluzione in cosa che ne tenga sospesi. −
Esempio: Ambr. Furt. 1, 3: Tagliatevi l'agno, cavatevela di casa più presto; meglio è con Gismondo, che arà anch'egli la sua.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 232: Eh tagliatevi l'agno! Chè le cose che dan fastidio è bene Finirle presto.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 226: Non muore il poverello, e non ardisce, Come si dice, un dì tagliarsi l'agno, Onde il veleno a bell'agio smaltisce.