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ALVO.
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» ALVO.
ALVO.
Definiz: Sost. masc. Basso ventre.
Dal lat. alvus. −
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Medicamento ancor esso ottimo per fare scaricare l'alvo aggravato dallo sterco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 15: Morti di caldo e di profluvio d'alvo, Sì che di diece un non ne torna salvo.
Esempio: Marchett. Lucrez. 425: Da sozze piaghe e da soverchia e nera Proluvie d’alvo estenuato, alfine Tisico si moria.
Definiz: § I. E per Utero. −
Esempio: Petr. Rim. 2, 217: Poi vidi 'l gran platonico Plotino, Che credendosi in ozio viver salvo, Prevento fu dal suo fiero destino, Il qual seco venia dal matern’alvo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 55: E che 'l fior virginal così avea salvo, Come se lo portò dal materno alvo.
Esempio: Parin. Poes. 121: La sposa.... l’inclit'alvo alfine Sgravò di maschia desiata prole.
Definiz: § II. E figuratam. per Seno, Parte intima di alcuna cosa. −
Esempio: Dant. Purg. 27: Credi per certo, che se dentro all'alvo Di questa fiamma stessi ben mill'anni, Non ti potrebbe far d’un capel calvo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 5, 139: Perchè fur prime le sue chiome bionde Alla fontana a far più colmo l'alvo, Che cadder di rugiada in mezzo all’onde, E le lasciaro [alla ninfa] il capo ignudo e calvo.