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1) Dizion. 5° Ed. .
FAFAUTTE, che anche trovasi scritto F FA UT
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FAFAUTTE, che anche trovasi scritto F FA UT.
Definiz: Sost. masc. indeclin. Term. di Musica. Voce con la quale, nell'antico solfeggio, s'indicava il quarto grado del terzo e sesto esacordo.
È composta di F, fa, ut, con che si designavano altrettante note musicali. –
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 334: Così parimente l'F fa ut, sollevato del tuono iastio, viene ad essere il D, la, sol, re dell'eolio.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 92: Quando era in chiave di gisolreutte E di dolasorè, va in fafautte.
Definiz: § Trovasi per La corda che corrisponde al quarto grado del terzo e sesto esacordo. –
Esempio: Don. Tratt. Enarm. 335: Di sette corde due ne hanno comuni, cioè l'F fa, ut e il C sol, fa, ut, che nell'altro modo solo l'F si comunica.
Esempio: E Don. Tratt. Enarm. appr.: Così si possono incollare insieme l'E la mi iastio, e l'F, fa, ut dorio,... in modo che si uniscano ad una medesima paletta, con che si risparmia una corda per ottava.