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MINISTRA
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MINISTRA.
Definiz: Femm. di Ministro. Colei che ministra, che governa, sotto la dipendenza di altri; ma comunemente è usato in senso figurato.
Lat. ministra. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Agli splendor mondani Ordinò general ministra e duce Che permutasse a tempo li ben vani Di gente in gente, ec.
Esempio: E Dant. Inf. 29: Giù ver lo fondo, dove la ministra Dell'alto Sire infallibil giustizia Punisce i falsator.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 40: E così le due ministre del mondo (Natura e Fortuna) spesso le lor cose più caro nascondono sotto l'ombra dell'arti reputate più vili, acciò che ec.
Esempio: Tass. Lett. 2, 15: Sono più tosto fattura de la loro imaginazione, che opera de le tue mani, o di quelle de la natura tua ministra (parla a Dio).
Esempio: Rucell. Or. Dial. 8, 14, 579: Secondo le leggi soprannaturali, da Dio onnipotente si può far quello ch'è impossibile farsi dalla Natura, ch'è sua ministra, nè ha forza di poter fare quel che può fare Iddio.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 3, 36: Ella (l'anatomia) fu fin dall'antica eternità consigliera e ministra di lui nel gran negoziato del fabbricamento dell'universo e dell'uomo.
Definiz: § I. E nei conventi di monache, vale Colei che ha il maneggio economico, Camarlingo. –
Esempio: Lett. SS. BB. Fior. 262: Potrebbe dire alcuna (monaca): Io non tengo, ma tiene la mia ministra o vicaria per me; ovvero: Io tengo alcuna cosellina con licenza.
Esempio: Cellin. Vit. 3, 60: E volendo dette monache, e per loro la reverenda suora Mattea de' Bizzeri, ministra, da una parte, ed io Benvenuto dall'altra, far nota ed esprimer la limosina, ec.
Esempio: Galil. Op. Cart. div. XVI, 485: Suora Petronilla Bartolini, Ministra del monastero di San Giorgio.
Definiz: § II. E per Colei che comecchessia presta servigj ad altri; Ancella; ed è comunemente usato in senso figurato. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 362: Figliuole mie, (parla la Filosofia alle Virtù) care e veraci ministre di Dio, da Cristo e da me siate sempre benedette, che veracemente siete la salute e il campamento delle genti, tante fatiche portate per l'umana generazione.
Esempio: Segn. B. Poet. volg. 281: Dov'e' dice Con la voce, intendo ch'e' voglia dir dell'arte istrionica ministra della poetica, che fa l'imitazion sua con la voce.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 536: Più tosto questa facultà (dell'amministrar la casa) si dee stimare ministra di quella (dell'acquistare i beni), che o la medesima, o parte d'essa. Perciocchè.... procacciando l'arte dell'acquistar sostanze a quella del governar la casa la propria materia,... non senza ragione si può chiamare sua ministra ed ancella.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 428: Tutte l'arti sono ministre della retta politica, più o meno pregiate.
Esempio: Marchett. Anacr. 11: Ei dunque à imposto a me Come a ministra sua, ch'io voli in fretta E recapiti da sua parte Queste carte ec. (parla una colomba).
Esempio: Buonav. Vit. Filic. 3: Nè vogliono considerare che quando ella (la virtù militare), divenuta ministra del capriccio, della sregolatezza e del furore si ristringe, puramente a sapere uccidere gli uomini ec.
Esempio: Giobert. Bell. 22: La fantasia interviene solo come ministra e serva dell'intelletto, e quasi mezzana tra lui e le cose esteriori, nella formazione delle idee specifiche.
Definiz: § III. E usato, più che altro poeticam., nel senso di Somministratrice, Apportatrice, Causatrice, di checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 36: Quella parte misera gli tolse Che de la luce, sola, era ministra. Nè d'acciecarlo contentar si volse ec.
Esempio: Bemb. Rim. 43: Speme.... Cote d'amor, di cure e di tormento Ministra ec.
Esempio: Cas. Rim. 1, 23: Ben mi scorgea quel dì crudele stella, E di dolor ministra e di martirj.
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 490: Sopra lor (sui fiori) trasvola L'ape ministra dell'aereo mèle.
Esempio: Mont. Poes. 1, 31: Poi ministra di luce e di portenti, Del ciel volando pei deserti campi, Seminasti di stelle i firmamenti (parla alla Bellezza).
Definiz: § IV. E per Operatrice, Esecutrice, in servigio di chicchessia o di checchessia; anche figuratam. –
Esempio: Cic. Opusc. 532: Cioè la falsa accusazione, che soleva essere ministra dell'avarizia de' pretori.
Esempio: Capp. Longob. 184: In sua vece la Germania onora il Sassone Witikindo, generoso difensore di una selvaggia indipendenza incontro a Carlo ed al cristianesimo, di cui la spada era ministra.
Definiz: § V. E per Sacerdotessa, parlandosi di culto pagano. –
Esempio: Rucell. G. Orest. 118: O miseranda donna, Ministra al tempio d'un crudel tiranno.
Esempio: Car. Eneid. 6, 53: Seco addusse Deïfobe di Glauco, una ministra di Diana e d'Apollo.
Esempio: Lanz. Vas. ant. dip. 137: V'era un grado fra le ministre di Bacco, che solo a nobili vergini competeva.
Definiz: § VI. Ministra, nel contado, dicesi per Garzona.