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1) Dizion. 5° Ed. .
DOAGIO.
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DOAGIO.
Definiz: Sost. masc. Nome che si diede a una Sorta di panno fine.
Così detto, perchè veniva da Douai, città della Francia, la quale da' nostri antichi s'italianizzava appunto in Doagio. ‒
Esempio: Rim. Ant. F. Folg. Gemign. 2, 172: Vestiti di doagio e di rascese.
Esempio: Burch. Son. 2, 18: Veggendomi vestito di doagio.
Esempio: Pulc. L. Morg. 22, 146: Di porpora coperto è riccamente, Di drappi d'oro ornati di doagio.
Esempio: Bern. Orl. 22, 51: Tutti senz'arme camminando adagio, Con molta vettovaglia, argento ed oro, Sopra cammelli e veste di doagio.
Esempio: Cecch. Samar. 2, 6: Credi tu Che non ci sieno, e più di sei, di questi Che vestono.... di doagio, Che di notte e di dì anco, a quattr'occhi Sapessin tor la borsa a uno?
Definiz: § E per Veste fatta di doagio. ‒
Esempio: Firenz. Rim. 2, 400: Vadine assetta, e vadine alla trista, In cioppa, in bernia, in gammurra o 'n doagio, La pare un san Giovanni Evangelista.