Lemma

Definiz:

Sost. femm. Nome che davasi ad una sorta di ballo a tondo, usato più che altro nelle campagne.

Probabilmente o da Chiarentana per Carinzia, come i nostri antichi dicevano; o da Chiarenza, città e porto nella Morea, dov'essi ebbero per lungo tempo banchi e relazioni commerciali. –

Esempio:

Pulc. L. Morg. 27, 55: E' si faceva tante chiarentane, Che ciò ch'io dico, è di sopra una zacchera.

Esempio:

Firenz. Pros. 1, 167: Quando l'arrivava per disgrazia su 'n un riddone a far la chirintana, ell'era di sì buona lena, che l'arebbe straccati cento uomini.

Esempio:

Buonarr. Aion. 1, 55: Pavane e chirinzane e piantarole, Varj e diversi balletti alti e bassi, Contentezze d'amor.... Vi fur con gran diletto esercitate.

Definiz:

§ I. Per similit. –

Esempio:

Pulc. Luc. Giostr. 123: Ed oltr'a questo, il suo caval fellone Già cominciava a far la chiaranzana.

Esempio:

Ross. B. Cical. III, 2, 21: In capo avea due piramidi d'osso trasparentissimo, e vuote, nelle quali si vedevano alcune lucciole, che facevan la chirintana, risplendendo iv'entro a vicenda.

Esempio:

Allegr. Rim. Lett. 308: Quando i castelli in aria sgangherati A piè zoppo vi fan la chirinzana (qui figuratam.).

Definiz:

§ II. E per la Musica che accompagnava detto ballo. –

Esempio:

Burch. Son. 1, 13: E' cipollini in farsettin di grana Ballavan tutti a suon di chirintana.

Definiz:

§ III. Si usò per Tripudio rumoroso e forse accompagnato da balli. –

Esempio:

Ar. Comm. 2, 153: Buoi saremo noi bene,.... se per dar fieno a' buoi lasciassimo Questa cena, ove abbiamo a star in gaudio Con damigelle e in chiaranzana.