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1) Dizion. 5° Ed. .
EUNUCO.
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EUNUCO.
Definiz: Sost. masc. Quegli il quale è stato privato degli organi della generazione: e in particolare s'intende de' custodi di donne nei serragli, o addetti ai servigi della Corte in Oriente.
Dal lat. eunuchus; e questo dal grec. εὐνοῦχος. ‒
Esempio: Benciv. Ras.: L'eunuco è male accostumato, imperciocchè egli è sciocco, e cupido, e presentuoso.
Esempio: Bibb. N. 2, 316: Lo eunuco ch'à mozzo ogni cosa, o vogli tu dire castrato, e quegli ch'hae tagliati i testicoli, e quegli il quale ha mozza la verga, non entreranno ec.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 1, 131: Per Narsete eunuco mandato da Giustiniano fu vinto Totila.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 6, 303: Quivi un serraglio il re barbaro avea,... E le fanciulle belle, che potea Trovar nel tracio e nell'altrui soggiorno Dagli eunuchi guardate ivi tenea.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 18: È quivi Arsete eunuco, il qual fanciulla La nudrì dalle fasce.
Esempio: Dav. Tac. 2, 85: Era il viaggio ammorbato di mandrie di strioni, eunuchi, e del resto della squola di Nerone.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 285: Chi di voi non ammira.... ciò che accadette a quell'eunuco famoso della regina Candace?
Esempio: Forteguerr. Terenz. 82: Era per avventura in casa nostra Un certo eunuco, il quale fu comprato Dal mio fratel per regalarlo a Taide.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 371: Non siamo in Oriente, ove l'imbelle Sesso, ch'è dal viril consorzio escluso, Si trattien cogli eunuchi e colle ancelle.
Esempio: Mont. Poes. 2, 365: Opreran di Cibele i lunghi Eunuchi, E la losca che d'Isi in guardia ha l'are, Che a farti un otre un Dio dall'Orco sbuchi.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 382: Chi mostrò più forza fu l'eunuco Marchesi, che non volle cantare.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 29, 1: Sono eunuchi, i quali sè medesimi castrarono per lo regno del Cielo, non per tagliamento di membro, ma per ispegnimento de' mali pensieri.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 389: Quanti [ci sono] parimente, che d'accordo tra loro rinunziano al debito matrimoniale, eunuchi volontarj, per lo desiderio del regno de' cieli?
Definiz: § II. Pur figuratam. per Uomo di animo debole, dappoco, Incapace di operare virilmente, con energia, e simili. ‒
Esempio: Giust. Vers. 123: Perchè volerci eunuchi Anche nel cataletto?
Esempio: E Giust. Vers. 333: Chi fe calare i barbari tra noi? Sempre gli eunuchi, da Narsete in poi.
Definiz: § III. E presso le antiche Monarchie orientali, Titolo di Ufficiale del principe; e più specialmente, di quelli addetti al servigio della sua camera: onde il vocabolo greco, che propriamente designa Persona che ha cura del letto. ‒
Esempio: Bibb. N. 1, 195: I Madianiti venderono Josef in Egitto a Putifar, eunuco di Faraone.
Esempio: E Bibb. N. 1, 204: Intervenne che peccarono duo eunuchi, lo servidore del signore e lo panattiere suo.
Esempio: E Bibb. N. 3, 441: E il re d'Israel chiamò uno eunuco, e disse a lui: spacciati e briga di menare Michea figliuolo di Iemla.
Definiz: IV. Fare eunuco alcuno, e assolutam. Fare gli eunuchi, vale Castrare. ‒
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 69: Suo padre già facea gli eunuchi.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 492: Aveva in que' tempi Domiziano imperadore publicato una legge, che niuno fosse che ardisse far gli uomini eunuchi, nè meno di piantar vigne.
Definiz: § V. E per similit. trovasi riferito alla terra per Renderla sterile, infruttuosa. ‒
Esempio: Baldell. F. Filostr. 492: Apollonio.... disse...: Ma egli si è bene scordato questo maraviglioso Imperatore che avendo voluto aver rispetto agli uomini, ha fatto eunuca la terra (con la legge che si dovessero tagliare le viti).
Definiz: § VI. E Farsi eunuco, vale Castrarsi. ‒
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 10, 44: Come si è fatto eunuco, in furor cresce; Si getta giù d'un monte, ec.