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1) Dizion. 5° Ed. .
CONSERVATORIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
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CONSERVATORIO.
Definiz: Sost. masc. Convento di monache, e più specialmente di oblate, o altro luogo simile, dove si educano fanciulle di civil condizione. –
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 166: Le oblate di tutti i nostri ospedali e le donzelle de' nostri conservatorj, che non obbligate da solennità di voto, professano volontariamente l'osservanza della clausura, lasciarono i loro chiostri, e vennero ec.
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 2, 168: Di questa spezie sono regolarmente.... tutte le congregazioni e le Compagnie laicali: tutti li oratorj pubblici,... tutti i conservatorj e i monasteri di religiose.
Definiz: § I. Ed anche Luogo di ricovero pei poveri, e propriamente per donne e fanciulli. –
Esempio: Viv. Lett. ined. 2, 16: Occorrendo.... alla pietà del Serenissimo nostro Gran Duca di trovare un conservatorio de' poveri, mi convenne ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 417: Conservatorio di donne nella nostra città, nel quale stanno guardate a disposizione de' loro parenti, o d'altri superiori.
Esempio: E Salvin. Annot. Fier. 433: Fanciulli (gli Abbandonati) restati senza padre, ed alimentati nella nostra città in un conservatorio.
Definiz: § II. Conservatorio, vale anche Luogo o Recipiente, nel quale si conserva alcuna cosa; ma in tal senso è poco usato. –
Esempio: Grand. Istit. mecc. 92: Sempre descrive una parabola, la cui sublimità è l'altezza dell'acqua racchiusa nel suo conservatorio.