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1) Dizion. 5° Ed. .
MALACCIO
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Dizion. 5 ° Ed.
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MALACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Male, sost., in senso d'Infermità. Infermità di natura pericolosa, o molto dolorosa. –
Esempio: Grazz. Pros. 98: Messero queste parole paura ai circostanti, che ei non fusse morto di qualche cattivo malaccio e che s'appiccasse, ec.
Esempio: E Grazz. Rim. V. 507: E così una schiera folta e grossa Di più malacci, per questa cagione, Innanzi tempo ci manda alla fossa.
Definiz: § I. Particolarmente prendesi per l'Epilessia o il Malcaduco, nelle maniere Soffrire di quel malaccio, Prendergli quel malaccio, e simili.
Definiz: § II. Malaccio, è altresì Nome che i contadini danno a una Specie di malattia della milza nelle pecore e nelle bestie vaccine. –
Esempio: Lastr. Agric. 3, 82: L'erbe guazzose.... lo fanno perire (il bestiame pecorino) di milza o malaccio, due sorte d'infermità che fanno strazio di questo bestiame.
Definiz: § III. Non esserci malaccio, dicesi familiarmente a significare una condizione, una qualità, sia di persone sia di cose, che si avvicina più al buono che al cattivo. Così, ad esempio, diciamo:
Esempio: Esempio del Compilatore Come vanno gli affari? Non c'è malaccio.