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1) Dizion. 4° Ed. .
UOMO
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UOMO.
Definiz: Animal ragionevole. Lat. homo, vir. Gr. ἄνθρωπος, ἀνήρ.
Esempio: Bocc. introd. 8. La cosa dell'uomo infermo stato, o morto di tale infermità, tocca da un altro animale fuori della spezie dell'uomo ec. quello infra brevissimo spazio occidesse.
Esempio: E Bocc. nov. 31. 4. Veggendo molti uomini nella corte del padre usare.
Esempio: E Bocc. appresso: Il cui nome era Guiscardo, uomo di nazione assai umile.
Esempio: Petr. son. 2. Celatamente Amor l'arco riprese, Come uom, ch'a nuocer luogo, e tempo aspetta.
Esempio: G. V. 8. 64. 1. Uomo molto avveduto, e pratico, e di gran conoscenza, e memoria.
Esempio: Dant. Purg. 23. Chi nel viso degli uomin legge OMO Bene avría quivi conosciuto l'emme.
Esempio: E Dan. Par. 3. Uomini poi a mal più, che a bene, usi Fuor mi rapiron della dolce chiostra.
Esempio: Capr. Bott. 1. 14. Nè il corpo, nè l'anima è l'uomo, ma quello composto, che risulta di tutt'è due.
Definiz: §. I. Uomo, per Ciascuno.
Esempio: Dant. Inf. 16. Sempre a quel ver, ch'ha faccia di menzogna, De' l'uom chiuder le labbra quant'ei puote.
Esempio: Bocc. nov. 11. 15. Fatta donare una roba per uomo ec. sani, e salvi se ne tornarono a casa loro.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 146. Eran questi della Torre i maggiori cittadini, che l'uomo sapesse tra' Cristiani.
Definiz: §. II. Uomo, per Alcuno, Uno.
Esempio: Bocc. nov. 14. 6. Quello con picciola fatica, in picciolo spazio, con tutta la ciurma, senza perderne uomo, ebbero a man salva.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 11. Le quali subitamente, purchè l'uom voglia, di tutto 'l mondo vi son recate.
Esempio: But. Inf. 28. 2. La simiglianza fa ingannare altrui, e fa parere, che uomo sia quello, che non è.
Definiz: §. III. Uomo, per Marito.
Esempio: Bocc. nov. 72. 7. Io trovai l'uom tuo, che andava a città.
Definiz: §. IV. Uomo, per Suddito, o Dependente, o Suggetto in alcuna cosa.
Esempio: Bocc. nov. 100. tit. Il marchese di Saluzzo da' prieghi de' suoi uomini costretto di pigliar moglie ec. piglia una figliuola d'un villano.
Esempio: E Bocc. num. 3. La qual cosa a' suo' uomini non piacendo, più volte il pregarono, che moglie prendesse.
Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 520. La parola uomo dopo quelle gran piene de' barbari, che affogaron l'Italia, traportata dal suo antico, e comune, e come altre molte a un nuovo, e proprio significato ristretta, cominciò a valere propria spezie di servitù, che si disse omaggio.
Definiz: §. V. Uomo, per l'Immagine dell'uomo, Figura rappresentante uomo. Lat. hominis simulacrum. Gr. ἀνθρώπου εἴδωλον.
Esempio: Bern. Orl. 1. 3. 18. Siccome un uom di tela, che ripieno Abbiano i putti di stoppa, o di paglia ec.
Definiz: §. VI. Uomo nato, vale Vivente.
Definiz: §. VII. Uomo fatto, vale Che ha passata l'adolescenza, ma non è giunto alla vecchiezza. Lat. adultus. Gr. ἀνθρωθείς.
Esempio: Alleg. 163. Ma due sono le principali, e consuete agli uomini fatti, e di creanza, l'una del desinare, e della cena l'altra.
Esempio: Bern. Orl. 1. 23. 13. Ma come un fanciullino adesso nato Può un uom fatto di forze avanzare, Così ec.
Definiz: §. VIII. Uomo di tempo, vale Attempato, Di molta età. Lat. senex. Gr. γέρων.
Esempio: Nov. ant. 4. 1. Cominciò a farlo nodrire intra savj uomini di tempo.
Definiz: §. IX. Uomo basso, vale Uomo di bassa condizione. Lat. homo obscurus, humili loco natus. Gr. ἀνήρ ἄσημος.
Esempio: Franc. Barb. 177. 15. Stando tra' grandi fa' ragion, che sieno Uomini, come i bassi.
Definiz: §. X. Uomo di villa, o di contado, vale Contadino. Lat. agricola. Gr. ἀγριώτης.
Esempio: Bocc. nov. 21. 3. Un giovane lavoratore forte, e robusto, e secondo uom di villa con bella persona.
Esempio: Bemb. stor. 9. 128. Con uomini di contado, e di montagne tutte quasi le impressioni de' nemici, e gl'impeti loro animosamente sostenne.
Definiz: §. XI. Uomo di città, vale Cittadino. Lat. civis. Gr. πολίτης.
Esempio: Bemb. pros. 1. 42. Scrive in modo, che non che contadino alcuno, ma niuno uomo più, che di città, se non dotto grandemente, e letterato, può bene intendere.
Definiz: §. XII. Uomo di corte, dicevano gli antichi a Uomini piacevoli, e motteggevoli, che frequentavan le corti; che anche altrimenti si diceano Giocolari, Giullari, o Buffoni. Lat. scurra, mimus, sannio. Gr. χλευαστής.
Esempio: Nov. ant. 41. 1. Marco Lombardo fue nobil uomo di corte.
Esempio: Bocc. nov. 7. 3. A quella (festa) molte genti, e di varie parti fossero venute, e massimamente uomini di corte d'ogni maniera.
Esempio: Franc. Sacch. nov. 3. Venne a costui volontà di lasciare in tutto il vagliare, e d'esser uomo di corte.
Esempio: E Bocc. nov. 27. Il Gonnella piacevole buffone, o uomo di corte, che vogliam dire, mostrò ec.
Definiz: §. XIII. Uomo d'arme, vale Uomo, che attende al mestier dell'arme.
Esempio: Bocc. nov. 19. 28. Tu ridi, perchè vedi me uom d'arme andar domandando di queste cose femminili?
Esempio: Dant. Inf. 27. I' fui uom d'arme, e poi fu' cordigliero.
Esempio: G. V. 8. 37. 1. Sicchè in questo tempo erano più di cento uomini d'arme.
Definiz: §. XIV. Uomo d'arme, vale anche Soldato a cavallo armato d'armadura grave. Lat. cataphractus.
Esempio: Guicc. stor. 15. 745. Mandò il Duca di Milano Giovanni de' Medici con cinquanta uomini d'arme.
Esempio: E Guicc. stor. 746. Non solamente de' fanti, ma assai degli uomini d'arme erano alla sfilata ritornati in Francia.
Definiz: §. XV. Uomo di guerra, vale Soldato. Lat. miles. Gr. στρατιώτης.
Esempio: Sen. ben. Varch. 3. 32. E quello, che agli uomini di guerra è cosa onoratissima, lo fece ricco di spoglie tolte a' nemici.
Definiz: §. XVI. Uomo a cavallo, in signific. di Soldato a cavallo, Cavaliere. Lat. eques.
Esempio: Cronichett. d'Amar. 193. Chiese a' Fiorentini di grazia di volere dugento uomini a cavallo, i quali l'accompagnarono presso a Bologna, ed ebbono due capitani questi CC. cavalieri, l'uno messer Rosso de' Ricci, l'altro messer Iacopo degli Alberti.
Esempio: E Cronichett. d'Amar. 203. Questa lega si fermò nel palagio de' Priori di Firenze adì 27. di Luglio con questi patti, che 'l comune di Firenze mettesse in campo ottocento cinquanta lance, e messer Bernabò undici centinaia, e cinquanta lance, e messer Galeazzo settecento cinquanta lance, e ogni lancia tre uomini a cavallo.
Definiz: §. XVII. Uomo di spada, vale Che cigne spada, Che sta sull'armi, Soldato. Lat. miles. Gr. στρατιώτης.
Definiz: §. XVIII. Uomo di spada, e cappa, vale Non togato, Secolare, Laico.
Definiz: §. XIX. Uomo di toga, vale Persona togata. Lat. togatus. Gr. ταβεννοφόρος.
Definiz: §. XX. Uomo di penna, vale Che esercita professione, in cui si richiede lo scrivere.
Definiz: §. XXI. Uomo d'anima, vale Che attende alle cose spirituali. Lat. religiosus, pius. Gr. εὐσεβής.
Esempio: Pass. 45. Per la bontà, la quale il conte, che era uomo d'anima, gradiva ec.
Definiz: §. XXII. Uomo di mondo, o del mondo, vale Che attende alle cose sensuali.
Esempio: Pass. 33. Le quali gli uomini del mondo biasimano, e fannone scherno.
Definiz: §. XXIII. Uomo di sangue, vale Uomo crudele, e ucciditore.
Esempio: G. V. 4. 14. 4. Tutto fosse per questa cagione uomo di sangue, fece buona fine.
Esempio: E G. V. num. 5. Nol voleano seppellire in san Piero, nè in luogo sagro ec. perchè era stato uomo di sangue.
Definiz: §. XXIV. Uomo rotto, vale Precipitoso, e subito nell'ira. Lat. in iram praeceps. Gr. τραχὺς ὀργήν .
Esempio: Malm. 8. 62. Perch'egli, che nel giuoco è un uomo rotto ec. E gliene duole, e non ci può star sotto.
Definiz: §. XXV. Uomo di testa, vale Caparbio, Di sua opinione.
Esempio: G. V. 6. 20. 5. Era col nome il fatto, uomo di testa, e di poco senno.
Definiz: §. XXVI. Uomo di buona testa, vale Persona di consiglio, e prudenza. Lat. catus, cordatus. Gr. σοφός.
Esempio: M. V. 9. 65. Era uomo al suo tempo riputato astuto, e di buona testa.
Definiz: §. XXVII. Uomo di grand'affare, vale Che è stimato, o riputato di sublime ingegno, e capacità; e si dice anche di Persona di condizione.
Esempio: Sen. Pist. 83. Marcus Antonius uomo di grande affare, e di nobile ingegno si perdè (il Lat. ha magnus vir)
Esempio: E Sen. Pist. 87. Uomo di sì grande affare, imperadore triunfale, come fu Catone Censorino, si tenea contento d'un cavallo, e di meno, conciossiacosachè la valigia n'occupava una gran parte.
Definiz: §. XXVIII. Uomo di conto, vale Uomo da farne stima, Persona autorevole.
Esempio: Dav. Scism. 48. Davagli in commenda (i conventi) a uomini di conto.
Esempio: Malm. 3. 9. Uomin di conto, e grossi bottegai.
Definiz: §. XXIX. Uomo da bosco, e da riviera, vale Scaltrito, Di tutta botta, Atto a qualunque cosa; e si prende così in buona, come in cattiva parte. Lat. omnium horarum homo. Gr. εὐτράπελος.
Esempio: Salv. Granch. 3. 13. Tutti uomin da bosco, e da riviera.
Definiz: §. XXX. Uomo di garbo, vale Uomo degno di stima, Galantuomo. Lat. vir honestus, probus, integer. Gr. ἀνὴρ σεβάσμος.
Esempio: Alleg. 21. Or ch'io, lasso non l'ho, non m'accompagno Con uom di garbo.
Definiz: §. XXXI. Uomo da bene, vale lo stesso.
Esempio: Alleg. 121. Meno agevole è far uomo da bene Un cortigian della moderna foggia, Che trovarsi un bellico in sulle stiene.
Esempio: E All. altrove: Tanti uomini da ben n'han detto, o scritto.
Definiz: §. XXXII. Uomo d'onore, vale Uomo onorato. Lat. vir probus, honestus. Gr. ἀνὴρ σεβάσμος, καλός.
Definiz: §. XXXIII. Uomo di reputazione, vale Persona onorata.
Definiz: §. XXXIV. Uomo della sua parola, vale Che mantiene la promessa. Lat. vir stans promissis.
Esempio: Bern. rim. 1. 17. Vedesi allor, s'è uom di sua parola Quel, che dicea: madonna, i' spasmo, i' moro.
Esempio: Varch. Ercol. 99. D'uno, che attende, e mantiene le promessioni sue, si dice: egli è uomo della sua parola.
Definiz: §. XXXV. Buon uomo, modo di chiamare uno, di cui non si sappia il nome.
Esempio: Bocc. nov. 12. 12. Tosto, buon uomo, entra in quel bagno, il quale ancora è caldo.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 22. Buono uomo, se tu hai troppo bevuto, va' dormi.
Definiz: §. XXXVI. Talora, vale Uomo da bene. Lat. frugi. Gr. ἀνὴρ καλός.
Esempio: Bocc. nov. 2. 2. In Parigi fu un gran mercatante, e buono uomo, il quale fu chiamato Giannotto di Civigni.
Esempio: E Bocc. nov. 17. 62. Venuti quivi certi buoni uomini di Francia con le loro donne ec.
Definiz: §. XXXVII. Talora si dice per ironía, e vale il contrario.
Esempio: Bocc. nov. 1. 11. Il buono uomo, il quale già era vecchio, e disordinatamente vivuto ec. andava di giorno in giorno di male in peggio.
Definiz: §. XXXVIII. Uomo di buona pasta, vale Che è di benigna, e buona natura, Docile, Semplice. Lat. oleo tranquillior. Gr. χρηστότατος.
Esempio: Red. esp. nat. 56. Facilmente si può far vedere, e credere agl'Indiani, che sono uomini di buona pasta.
Definiz: §. XXXIX. Uomo di grossa pasta, vale Grossolano. Lat. rudi Minervâ. Gr. βοιωτικός.
Esempio: Galat. 43. Perciocchè agli uomini di grossa pasta poche cose si volgono per la mente.
Definiz: §. XL. Uomo dolce, vale Che è di piacevole, e buona natura.
Esempio: G. V. 2. 12. 4. Regnò nove anni, e fu buono uomo, e dolce, e nutrì onorevolmente Carlo il Grosso.
Esempio: Com. Inf. 4. Uomo dolce, e di buona condizione.
Definiz: §. XLI. Uomo dolce, vale anche Di poco senno, Scipito.
v. DOLCE §. IV.
Definiz: §. XLII. Uomo dolce di sale, vale lo stesso.
Definiz: §. XLIII. Uomo di ferro, vale Di natura gagliarda, e robusta.
Esempio: F. V. 11. 81. Annibale, uomo di ferro, nel mezzo del verno passò gli altissimi gioghi delle montagne.
Definiz: §. XLIV. Uomo di paglia, dicesi di Persona finta per ingannare altrui.
Definiz: §. XLV. Talora si dice di Persona insensata, e sbalordita.
Esempio: Ar. Fur. 22. 95. Che i quattro gran campion di Pinabello Fece restar com'uomini di paglia.
Definiz: §. XLVI. Uomo di mezzo, vale Mediatore, Che s'intromette negli affari.
Definiz: §. XLVII. Uomo cheto, vale Uomo, che fa poche parole. Lat. homo taciturnus, homo tectus. Gr. σιωπηλός.
Esempio: Franc. Barb. 234. 4. Guardati dall'uom cheto, Dal tristo, e dal non lieto, Ancora dal pomposo, Dal rosso rigoglioso.
Definiz: §. XLVIII. Essere uomo, o Essere un uomo, vale Esser persona di stima, di conto, Essere eccellente, Aver molta abilità.
Definiz: §. XLIX. Farsi uomo, vale Incarnarsi, Prendere la natura umana. Lat. *corporari, incarnari. Gr. ἐνανθρωπίζεσθαι.
Esempio: Fr. Iac. T. 4. 5. 7. S'io mi faccio uomo, Uomo ha suo intendimento.
Definiz: §. L. Farsi un uomo, vale Diventare uomo di conto, esperto, savio, valoroso ec.
Esempio: Malm. 9. 2. E pur la gente corre, e vi s'accampa Ognun per farsi un uomo, e valoroso.
Definiz: §. LI. Fare da uomo, vale Operar virilmente. Lat. prudenter se gerere, viriliter agere, strenuam operam navare. Gr. ἀνδρίζεσθαι.
Definiz: §. LII. Fare l'uomo addosso altrui, vale Minacciarlo, Strapazzarlo, Signoreggiarlo. Lat. minis aliquem aggredi, fastu arrogantiâ premere. Gr. σοβεῖν.
Definiz: §. LIII. Andare all'uomo, vale Investir l'uomo, Attaccarlo. Lat. aggredi. Gr. ἐπιπεδᾶν.
Definiz: §. LIV. Non esser uomo da uccellare a fave, si dice in modo proverbiale di Chi opera con reflessione, o con secondo fine.
Esempio: Gell. Sport. 3. 1. Stamani m'ha fatto motto tale, e tale m'ha riso in bocca, ed inchinatomi, che un mese fa faceva vista di non mi vedere; e' non son però uomini da uccellare a fave.
Definiz: §. LV. In proverb.
Esempio: Ar. Len. 2. 3. Un uom val cento, e cento uno non vagliono (e vale, che A talento riesce alcuna volta d'operare ciò, che non riesce a molti insieme)
Definiz: §. LVI. Pure in proverb. Gli uomini non si misurano colle pertiche, o a canne; e vale, che Dall'esterne qualità non si può venire in cognizione dell'altrui talento, o abilità.
Esempio: Cecch. Inc. 1. 4. Gli uomini non si misurano con le pertiche.
Definiz: §. LVII. Pure in proverb. diciamo: Dio fa gli uomini, essi s'appaiano, o simili, e vale, che La somiglianza de' costumi serve di vincolo all'amicizia. Lat. pares cum paribus facillime congregantur. Gr. τὸν ὅμοιον ἄγει θεὸς ὡς τὸν ὅμοιον.
Esempio: Salv. Spin. 2. 5. Dio fa gli uomini, e e' s'appaiano.
Esempio: Cecch. Inc. 2. 4. Dio fa gli uomini, essi s'appaiano.
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 1. 3. Parmi, che rare volte si verifichi quel proverbio: Dio fa gli uomini, essi s'appaiano.