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1) Dizion. 5° Ed. .
COLOSSO.
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COLOSSO.
Definiz: Sost. masc. Statua di grandezza assai maggiore dell'ordinario.
Dal lat. colossus, e questo dal gr. κολοσσόϛ. –
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 144: Mi deliberai di fare un colosso d'altezza di quaranta braccia.
Esempio: E Cellin. Vit. 345: Il Bologna pittore ha auto dal Re commessione di fare il vostro gran colosso.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 167: Nato questo nome [colossei], perchè erano intorno intorno ornati di statue maggiori assai dell'ordinarie, e le chiamavano colossi, e noi sogliam dire giganti.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 17: Gli venne voglia di fare un colosso che da lungi apparisse a' naviganti, invitato massimamente dalla comodità del masso, donde cavare acconciamente si poteva.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 34: Compita quest'opera, il Papa gli ordinò il gran colosso del Costantino a cavallo.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 30: Un colosso di Giove, grande come una torre,... acquistò il nome di Pompeiano.
Definiz: § I. Per similit. dicesi d'Uomo di statura e grandezza di membra oltre l'ordinario. –
Esempio: Car. Eneid. 5, 533: E fu Bute un atleta, anzi un colosso, Di corpo immane.
Definiz: § II. E figuratam. dicesi di Chi per grandezza di facoltà intellettuali, o per potenza, dominazione e simili, supera di molto la comune condizione degli uomini; ma è maniera da usarsi con temperanza e discernimento, e più che altro in locuzioni comparative.
Definiz: § III. Colosso da' piè di creta o d'argilla, dicesi di una Potenza che sia in pericolo di cadere, per avere in sè qualche essenziale difetto; presa l'immagine dal Colosso di cui parla la profezia di Daniele.