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1) Dizion. 5° Ed. .
CORREO.
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Dizion. 5 ° Ed.
CORREO.
Definiz: Sost. masc. Term. de' Criminalisti; e dicesi Colui che insieme con altri è autore di un reato.
Dal lat. correus nel senso dei Giuristi. –
Esempio: Tos. Pruov. 77: L'asserzione del sig. Abate Gio. Tosi è assistita ed avvalorata da un testimone sincero, non subornato, non correo.
Definiz: § E Term. de' Giuristi; dicesi per Debitore insieme con altri, Condebitore, ed altresì per Mallevadore solidale. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 263: Giacchè il mio debito non s'ha da estinguer in un col giorno, il Querengo rispose, almen costringete a farsene correo (per usar questo vocabolo de' giuristi) il p. Andrea; poichè indi spero che egli, secondo il solito dei più ricchi, sarà l'unico sopra cui rivolgerassi l'esecuzione del pagamento (qui in locuz. figur.).
Esempio: De Luc. Dott. volg. 8, 186: Questi non siano propriamente fideiussori, ma più tosto principali correi.
Esempio: Casareg. Camb. 90: L'eccezioni reali, che competono al debitore contro del creditore, si possono anche opporne da' mallevadori o correi contro dello stesso creditore.