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CALIFFO, e in poesia anche CALIFE
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CALIFFO, e in poesia anche CALIFE.
Definiz: Sost. masc. Titolo dei principi musulmani, che riunivano in sè il potere temporale e spirituale; che anche si disse Arcaliffo e Arcalif.
Dall'arab. chalifa, successore di Maometto. –
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. R. 123: Lo suo califfo della vita annebbia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 96: Quivi lo trova che disegna a fronte Del calife d'Egitto una fortezza.
Esempio: E Ar. Cinq. Cant. 1, 20: Ed era suo pensiero ire in Levante A ritrovare il calife d'Egitto.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 24: Gli conducea Canario ed Assimiro, Re l'uno e l'altro, e di Macon seguace, E tributario al calife.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 67: Avea contratta amicizia co' capi di quelli arabi che non han sede ferma, e li avea tirati a sua divozione e del califfo.