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Dizion. 5° Ed. .
LOGICO, e, con forma che oggi non userebbesi che per ischerzo o per ischerno, anche LOICO
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LOGICO, e, con forma che oggi non userebbesi che per ischerzo o per ischerno, anche LOICO. Definiz: | Add. Di logica, Appartenente alla logica, e più propriamente Che risguarda le leggi del puro pensiero, non la realtà delle cose; detto di argomento, necessità, legame, nesso, e simili. |
Dal lat. logicus, e questo dal grec. λογικός. – Esempio: | Varch. Ercol. 425: Bisognerebbe che io vi dichiarassi le possibilità o potenze loice. | Esempio: | Adr. M. Plut. Opusc. 5, 121: Dissero.... gli Stoici.... le virtù generalissime essere tre, la naturale, la morale e logica. | Esempio: | E Adr. M. Plut. Opusc. appr.: Di tre sorte ancora è la filosofia; naturale. morale e logica. Naturale, quando trattiamo del mondo e del contenuto nel mondo; morale, si dice ogni trattato pertinente alla vita umana; logica, quella che tratta dell'orazione, che nominano eziandio dialettica. |
Esempio: | Giobert. Ges. mod. 3, 387: Tal è l'esito logico di ogni dottrina che spoglia la religione del suo carattere ed ufficio temporale e incivilitivo. |
Esempio: | E Giobert. Introd. 2, 99: Se i sensisti moderni non sono anche Cartesiani in ontologia, la colpa logica di questo divorzio non si vuol già imputare ad essi, ma al Descartes. |
Definiz: | § I. In forza di Sost. Chi fa professione di logica, e altresì Chi conosce ed applica dirittamente l'arte logica. – | Esempio: | Dant. Inf. 27: Mi prese, dicendomi: Forse Tu non pensavi ch'io loico fossi! |
Esempio: | E Dant. Conv. 305: Non errò pur nelle parti della difinizione, ma eziandio nel modo del difinire (avvegnachè secondo la fama che di lui grida, egli fosse loico e cherico grande). |
Esempio: | Bocc. Decam. 6, 94: Egli fu un de' migliori loici che avesse il mondo. |
Esempio: | Savonar. Pred. 7: Guarda come fanno i loichi, che con astuzia pruovano uno uomo essere uno asino. |
Esempio: | Segn. B. Tratt. Anim. 7: Il metafisico è differente dal logico, se bene e' considera la forma sola. |
Esempio: | Varch. Term. Loic. 18: Il modo del conoscere non è altro che sapere la via e la regola del dividere, del diffinire e dell'argomentare: e chiunche sapesse le regole di ben fare le divisioni, le diffinizioni e l'argomentazioni, sarebbe, senza dubbio niuno, loico perfetto. | Esempio: | Ross. P. Sveton. 2, 19: Praticando egli intorno allo studio, nacque un dì tra certi logici e sofistici, disputando insieme, alcune parole gravi ed ingiuriose. |
Esempio: | Piccolom. Instr. Filos. 26: Dovendosi principalmente trattar dal logico i concetti discongiunti e tra di loro separati, abbiamo da sapere ec. | Esempio: | Galil. Op. VI, 253: Ma avvertisca, nel
voler mostrarsi gran logico, di non apparer maggior sofista. |
Esempio: | Bart. D. Op. mor. 25, 4, 12: Adunque i quietisti sono eretici: trovatemi un logico di primo pelo che non vi nieghi tal conseguenza, e mi vi rendo convinto. | Esempio: | Zanott. F. M. Forz. attratt. 18: La proposizione si forma per congiungimento o per disgiungimento di due idee, l'una delle quali si chiama da i logici soggetto, e l'altra attributo. |
Esempio: | Capp. Econ. 415: Il cielo ci guardi nelle cose della vita da' logici rigorosi: cave a consequentiariis, è adagio vecchissimo. |
Definiz: | § II. E in forza di Sost. femm., trovasi scherzevolmente detto di donna. – | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 325: Voglio mostrare, come la loro legge ha già vinto gran dottori, e come elle sono grandissime loiche, quando elle vogliono. |
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