Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MAGAZZINO
Apri Voce completa

pag.641


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
MAGAZZINO.
Definiz: Sost. masc. Luogo chiuso, Stanza, destinata a riporvi e conservarvi le mercanzie o le derrate, ed altresì gli utensili o strumenti di alcun'arte o mestiere, e cose simili.
Dal plur. irregolare arabo makhâzin, che vale Luoghi da riporre, da custodire, checchessia. –
Esempio: Vill. G. 836: E quasi tutte le case della marina, ov'erano i magazzini del vino greco e delle nocciuole, per lo crescimento del mare tutte allagò.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 252: È dato per li detti al mercatante un magazzino, nel quale esso la sua mercatanzia ripone.
Esempio: Martin. F. Tratt. Archit. 175: I mercanti.... devono avere nelle abitazioni loro stanze belle e ornate per far mercati, spaziose, con banchi da far conti: e oltre a questo, una stanza o più, che serva per fondaco ovvero magazzino, sicchè la sua mercanzia in casa possa servare e contrattare.
Esempio: Gell. Vit. Alfons. volg. 94: Ed empiè una quantità grande di magazzini di carne e di pesce salato.
Esempio: Cecch. Stiav. 2, 2: Oggi Mi convien far ripor ne' magazzini Parte di quelle robe, che io ho, cariche E di mio conto e di altri, a lasciar qui.
Esempio: Soder. Agric. 173: Magazzini da metter le ricolte de' frutti, grani e biade.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 22: Dua stanze che servono per magazzini.
Esempio: Salvin. Disc. 3, 146: La quale (fattoria) non comprende solamente il palazzo, del quale i mobili sono le masserizie, ma i granaj e i magazzini e altre appartenenze, le masserizie delle quali sono le grasce, ec.
Esempio: Giord. Op. 1, 2: Si frappongono dodici colonnati, con magazzini, botteghe, case, giardini privati.
Esempio: Guadagn. Poes. 2, 223: E per quanto talun ne dica male, Nonostante, sapete? all'anno nuovo Dei vecchi (lunarj) in magazzin non ce ne trovo.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Tass. Amint. 1, 2: Ma sopra tutto guarda che mal fato, O giovenil vaghezza non ti meni Al magazzino delle ciance.
Esempio: Capp. Econ. 417: Ogni cosa è stata detta, credetelo, e molte cose anche provate, per correggere gli eterni fatti sociali; poi rigettate, come inservibili, ne' magazzini di scarto.
Definiz: § II. E per Luogo, Stanza, dove si depositano e conservano grasce, e altri generi, per uso pubblico, in servigio dello Stato, e simili. E in questo senso usasi per lo più nel plur. –
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 395: Libertà e magazzini pubblici sono due contradittorj che non possono stare insieme. I magazzini distruggono la libertà, perchè, ammessi questi, nè i mercatanti stranieri ci portano il loro grano, nè i nazionali lo commettono, o ne fan traffico, se non che per estrarlo, non mai per introdurlo.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 92: Il comandante si diede a discrezione con ducento granatieri.... ed alcune bande di milizie, lasciando in preda al nemico cento pezzi d'artiglieria grossa, una fregata, una corvetta, e tutti i magazzini reali.
Definiz: § III. Magazzino, chiamasi Ciascuno di quei compartimenti murati, mezzanamente alti e aperti di sopra, che sogliono costruirsi nei piccoli granaj, e talora anche nei frantoj, per uso di tenervi il grano, e di raccogliervi le ulive da infrangere. E dicesi pure così una Specie di pozzetto o bottino, fatto di pietre conce, e nell'interno fasciato per lo più di tavole di lavagna murate, e con la bocca da chiudersi, il quale serve a riporvi e conservarvi l'olio. –
Esempio: Soder. Agric. 171: I trogoli o magazzini da olio sian murati tutti di pietre in quadro, che incastrin bene insieme, e ferme con lo stucco, e massime le lavagne, o pile di marmo.
Definiz: § IV. Magazzino della mostarda, trovasi, figuratam. e scherzevolmente, per Pancia, Ventre. –
Esempio: Lipp. Malm. 3, 51: Nella sinistra un bel teglion marmato, In cambio di rotella, che gli guarda Da' colpi il magazzin della mostarda.
Esempio: Not. Malm. 1, 278: Magazzino della mostarda; cioè il ventre. Mostarda.... qui è presa (come da molti) per quella roba che sta nel ventre, per qualche similitudine che ha quell'escremento col colore della mostarda.
Definiz: § V. Fare i magazzini, si disse per Mettere in ordine le cose che abbisognano alle grandi imprese, particolarmente per eserciti, fabbriche, e simili. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § VI. Far magazzino di checchessia, vale Raccogliere e depositare checchessia in alcun luogo, a fine di rivenderlo con guadagno. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 267: Là dove magazzin fanno e bottega De' palafreni lor certe fantacce ec. (figuratam. e in ischerzo).
Esempio: Crusc. Vocab. III: Fare magazzino. Adunare insieme. Lat. merces reponere, cumulare.