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Dizion. 5° Ed. .
MANGIONE
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pag.810
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MANGIONE. Definiz: | Sost. masc. Colui che suole mangiare in gran copia. – | Esempio: | Cecch. Esalt. 4, 11: Eccomi addosso (Senza arrecarmi nulla) tre mangioni, Che papperieno il ben di sette chiese. | Esempio: | Fag. Comm. 3, 215: Egli è bene un gran mangione...: lo veggo a tavola, che non s'empie mai. | Esempio: | Galian. Mon. 37: Si sono veduti gli stoici, che volendo far gli uomini perfettamente virtuosi, gli resero ferocemente superbi. Altri, nel volergli taciturni e contemplativi, gli fece mangioni; chi, volendogli poveri, gl'incrudelì. |
Definiz: | § E figuratam., dicesi di Persona che con illeciti guadagni si appropria l'altrui. – | Esempio: | Fag. Rim. 2, 201: E non mangia quel d'altri, ma il suo dà, Perchè a quel modo di questi mangioni Se ne trova non poca quantità: E mangian bene in modo, che gli arnioni Fan grassi. | Esempio: | E Fag. Comm. 3, 215: Sento pur dire che sia uomo di garbo. A. Eh io non lo tasso; ma egli è bene un gran mangione. O. Come dire? Piglia regali, e tira al danaro? |
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