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Dizion. 5° Ed. .
INTARSIARE.
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INTARSIARE. Definiz: | Att. Commettere insieme in un piano di legno pezzetti di altro legno e di altri colori a fine di formarne un disegno; e per estensione, Commettere insieme pezzetti di marmo, avorio, oro, argento o simile, sia nel legno sia in altra materia; e trovasi anche usato assolutam. |
Da tarsia. – Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 117: Volea fare intarsiare le lettere nell'ornamento (cornice di un ritratto); ma perchè sconficcandosi si disordina ogni cosa, mi sono risoluto di farvele dipingere. | Esempio: | Bart. D. Op. mor. 31, 1, 6: Io in più luoghi ho veduto lavori e pruove maravigliose dell'antica, e oggidì poco men che dismessa, arte dell'intarsiare: cioè del commettere in un piano pezzuoli di lastre e falde di sottilissime assicelle, ordinate a disegno di formar con le naturali tinte de' lor colori, carichi o dolci, taglienti o sfumati, dove e quanto è bisogno, ciò che il pennello fa nella superficie d'un quadro: fabriche, prospettive, pavimenti ec. |
Definiz: | § I. E figuratam. – | Esempio: | Galil. Op. lett. 122: E questo andare empiendo, per brevità di parole, le stanze di concetti che non hanno una necessaria continuazione con le cose dette e da dirsi, l'addomanderemo intarsiare. |
Definiz: | § II. E per Formare lavorando di tarsia, Ornare, Fregiare con tarsie. – | Esempio: | Lanz. Stor. pitt. 3, 65: Nella basilica di sant'Antonio, intarsiò il coro, come sembra, anche con figure. | Esempio: | Salvin. Iliad. 524: Fe' in pria lo scudo (di rame) grande e poderoso, Per tutto intarsïando, e gittò intorno Cerchio lucente, triplice, polito, E di fuori coreggia d'arïento. | Esempio: | Pindem. Odiss. 2, 283: E il letto a molta cura io ripolii, L'intarsïai d'oro, d'avorio e argento, Con arte varia. |
Definiz: | § III. E figuratam. – | Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 1, 571: Non istò a dire de i Padri della Chiesa latina e greca, che tutti i loro trattati ed omelie ancora intarsiano dell'autorità della Scrittura. |
Definiz: | § IV. Pur figuratam., per Inserire, Accomodare, e simili, e per lo più acconciamente. – |
Esempio: | Galil. Comm. ep. 2, 2: Io poi vo continuamente intarsiando nuove cosette nel medesimo libro, secondo che sento esser promossi scrupoli e difficoltà. | Esempio: | Pallav. Stor. Conc. 1, 519: Intarsia i soliti comenti il Soave sopra l'avere affrettati il Papa i Legati prima di consegnar loro la Bolla delle facoltà e la scrittura dell'Istruzione. |
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