Lessicografia della Crusca in rete

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COMPATIRE.
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COMPATIRE.
Definiz: Att. Compassionare, Commiserare. E talvolta si aggiunge, mediante la particella Di, o anche Per, la cosa o cagione per che si commisera alcuno.
Dal bass. lat. compati, nel senso pure di Aver compassione. –
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 638: Fece quivi il Nunzio un pio parlamento al clero,... compatendo loro de' travaglj che sopportavano dagli eretici, ed animandogli alla costanza.
Esempio: Segner. Mann. ott. 26, 3: In tanto son compatiti [gli uccelli] in quanto son tutti semplici animalucci, che non capiscono, quando van sì lieti alla ragna, dov'essi vadano.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 268: A misura che ella abbassava la voce, cominciò a compatirla della di lei schiavitù.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 39: Di esser compatito lo meritavo, non già per quel male che mi affliggeva il corpo, ma per quello che mi angustiava e tuttavia mi angustia la parte più sensitiva dell'anima.
Esempio: Salvin. Senof. 54: Prese Anzia Perilao; e intesa la disgrazia che le dovea venire addosso, la compatì; e sì fu allora principio di grande sventura questa compassione per Anzia.
Esempio: Tocc. Lett. 1: Oh quanto v'ho compatito al sentir le angustie nelle quali rappresentate trovarvi per conto di questo benedetto libro!
Definiz: § I. E nel medesimo significato, usato ironicamente e con senso dispregiativo. –
Esempio: Crudel. Rim. 114: Io dissi, volto agli altri: oh che peccato, Che costui sia sì pazzo, e sia sì bello; Vedete, chi l'avrebbe indovinato? Quanto lo compatisco, il poverello!
Definiz: § II. E per Trattare con indulgenza, riferito a persone; Sopportare benignamente, ed anche Scusare, riferito così a persone come a cose. –
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 396: I savj imperadori Arcadio ed Onorio vietarono a Rufino prefetto del Pretorio il punire questo delitto (la maldicenza), volendo che, se venìa da leggierezza, si disprezzasse, se da passione, si compatisse, se da volontà ingiuriosa, si rimettesse al discreto giudicio de' medesimi Imperadori il trascurarlo, o 'l farne la causa.
Esempio: Lipp. Malm. 1, 2: Ma e' son da compatir s'e' fanno errore.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 177: Compatisca chi legge gl'impedimenti forzati, e gradisca la volontaria diligenza tutta applicata a servire all'utilità ed al gusto del pubblico.
Esempio: Red. Lett. M. 15: Mi compatisca di tante brighe, e comandi a me.
Esempio: E Red. Lett. M. 1, 273: Compatisca il mio modo di scrivere e non ne parli colla Crusca, perchè da quei miei signori mi sarebbe una solenne penitenza imposta.
Esempio: Menz. Pros. 3, 340: Io son diventato talmente pigro, che mal soddisfaccio a me, ed agli amici di questo convenevole di rispondere immediatamente alle lettere. Però ella mi compatirà della tardanza.
Esempio: Fag. Rim. 2, 360: Più compatisco un uom tutto dappoco,... Che certi dottorucci per metà.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 144: Compatite il nostro ardore, Voi bell'alme innamorate.
Definiz: § III. E nel medesimo senso, ma usato assolutam. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Ciò ch'essi possono, non gonfiando, ma compatendo, porgon loro.
Esempio: Fag. Comm. 7, 272: In conclusion la gente Volentieri le sente [certe commedie]; Ci venne l'altra volta e compatì.
Esempio: E Fag. Comm. appr.: Però non si fidino costoro, Che in quest'età non basta Il popol divertir nè meno a ufo, Che compatir non vuole; Di rado lodar suole, Ed ancora del buon si mostra stufo.
Definiz: § IV. Riferito a persona o a' suoi atti, usasi pure per Scusare, in quanto si comprenda perchè essa abbia operato in un dato modo. –
Esempio: Segner. Pred. 187: Compatisco un Ottone imperadore,... il quale, affine di rimanere assoluto di una privata ingiustizia,... accettò da san Romualdo l'asprissima penitenza di pellegrinare a piè nudi al Monte Gargano!
Definiz: § V. Neutr. pass. compatirsi Trovasi per Potere stare insieme, Conciliarsi. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 80: Le altre contrarietà naturali non sono di questa foggia, mentre più tosto si compatiscono insieme, e si accordano in un composto.
Definiz: § VI. Neutr. Avere, Provare, e simili, compassione per alcuna persona, o per cosa relativa a persona. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Ma poichè intesi nelle dolci tempre Lor compatire a me, più che se detto Avesser: donna perchè sì lo stempre? Lo giel, che m'era intorno al cuor ristretto, Spirito ed acqua fessi.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 1, 45: Pareva Pompeo l'infermo, compatendo al male di Possidonio.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 11: Ci palesa.... che umano sia, e cosa da persona di umanità non ignuda, compatire a coloro che da qualche miseria son travagliati.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 17: Con pietoso sguardo volta verso di lui, pare che gli dia testimonianza del proprio dolore, e mostri di compatire al suo pianto.
Esempio: Red. Lett. 2, 399: La serenissima Granduchessa... ha compatito e compatisce a' travagli di V. E.
Definiz: § VII. Per Essere indulgente, Usare benignità. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 89: Compatendo alla nostra ignoranza e alla nostra freddezza, non ci ha voluto obbligare a tanto.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 219: Chi sarà mai così semplice, che compatisca a coloro, che si avvicinano alle tentazioni, quando le tentazioni si stanno da loro assenti?
Definiz: § VIII. Farsi compatire, vale familiarmente Incorrere in alcun biasimo o disapprovazione, per cosa fatta male più a cagione di poco senno, o d'insufficienza, che di malizia. –
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 13: Che si fe' onor grandissimo ho da dire? Io dirò che s'è fatto compatire.
Definiz: § IX. Fare a compatirsi, pure familiarmente, vale Usarsi scambievolmente indulgenza, Tollerare l'uno i difetti o le debolezze dell'altro.