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1) Dizion. 5° Ed. .
COTESTO, che familiarmente dicesi anche CODESTO.
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COTESTO, che familiarmente dicesi anche CODESTO.
Definiz: Add. Serve a designare persona o cosa prossima a colui al quale si parla, ovvero a indicare persona, o cosa, antecedentemente nominata.
Da ecce id istud, secondo alcuni; ma forse è da hoc id istud, con leggiera metatesi nella parola hoc. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Questi fur cherci.... In cui usa avarizia il suo soperchio: Ed io: Maestro, tra questi cotali Dovre' io ben riconoscere alcuni Che furo immondi di cotesti mali.
Esempio: E Dant. Purg. 8: Cotesta cortese opinione Ti fia chiavata in mezzo della testa.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 96: Innanzi che cotesto ladroncello, che v'è costì dallato, vada altrove.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 28: Non sono fatte come coteste costà.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 31: Per un di cotesti baci non mi curerei d'esser messo ad arrostire sopra di cotesto fuoco.
Esempio: Tass. Lett. 3, 11: Quando ella avrà occasione di farmi sapere ciò che cotesti signori averanno operato, digito coelum.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 189: Se scriverò a qualcuno che si trovi a Venezia,... dovrò scrivere o dire Cotesta città.
Esempio: Fag. Comm. 8, 13: Dite il vero: questo sonetto l'avete fatto ora nel considerare cotesto mio ritratto.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 75: Lascia cotesto pensiero; non volere esser cagione di questo gran dolore agli amici tuoi.
Definiz: § I. Serve anche a indicare cosa che abbia in sè, possegga, o faccia, dica, pensi, la persona alla quale si parla. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 35: Veggendovi cotesti panni in dosso, li quali del mio marito morto furono.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 37: Quivi egli vuol che da cotesta voce, Che viva in te servò, si manifesti La pietade, il valor, l'ardir feroce, Che nel diletto tuo signor vedesti.
Esempio: Leopard. Poes. 70: Bello il tuo manto, o divo cielo, e bella Sei tu, rorida terra. Ahi di cotesta Infinita beltà parte nessuna Alla misera Saffo i numi e l'empia Sorte non fenno!
Definiz: § II. In forza di Pronome dimostrativo. Lo stesso che Costui o Costei. –
Esempio: Dant. Inf. 3: E tu che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 321: Ringrazia Iddio, dicendo: Cotesto sarà buono edificatore della Chiesa.
Esempio: Cecch. Ass. 5, 2: E chi era cotesta? R. La sorella di madonna Oretta.
Definiz: § III. E Cotesta, con ellissi della parola Cosa, usasi a denotare Cotesta cosa, Cotesto. –
Esempio: Pitt. I. Apolog. Cappucc. 363: Anco nel 1434 due fratelli, Piero e Giovanni, erano di due fazioni.... T. Cotesta mostra di quanta stima fosse ciascun di loro nella Repubblica.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 48: Ascolta: Hatti aria quel ragazzo d'esser femmina? T. Cotesta è l'altra.
Definiz: § IV. E in forza di Sost., usato alla maniera del neutro latino, vale Cotesta cosa, Cotesto fatto, Ciò. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 43: Quando cotesto avvenisse, allora si vorrà pensare.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 216: Messer, cotesto non fate voi, che voi mi mandiate persona a casa.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 189: Questo, Cotesto e Quello son semplici neutri; e mentre si dice.... Cotesto non si può fare,... sempre s'intenderà per Quella cosa, Quel fatto, Quel che tu mi hai detto.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 228: Se tu puoi fare di non amarti supremamente. M. Cotesto lo potrò dopo morto.