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BULBO.
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BULBO.
Definiz: Sost. masc. Radice di certe piante, come agli o simili, che ha forma rotonda o bislunga, e che dicesi comunemente Cipolla.
Dal lat. bulbus. −
Esempio: Ovid. Art. Am. 42: Siano presi li candidi bulbi, i quali sono mandati dalla greca cittade Alcitoe (Alcatoe).
Esempio: Cresc. Agric. volg. 331: Il giglio si pianta del mese d'ottobre e di novembre in terra grassa e ben lavorata, e prendonsi gli spicchi suoi, o vero bulbi, cioè cipolle verdi o secche, al modo che si fa degli agli.
Definiz: § I. E per similit. −
Esempio: Bellin. Framm. Lett. 238: In fine i peli delle basette nascono al solito da' loro cipollini o bulbi, e questi bulbi sono manifestissimamente composti di più foglie come le cipolle de' fiori.
Esempio: E Bellin. Framm. Lett. 253: Intorno al confine della quale [scarpa del cammello] la pelle manda fuori di sè certi mazzetti di peli che hanno il bulbo loro radicato in esso lembo della scarpa, e ne scappan su per ogni bulbo otto, dieci, quindici, venti e più.
Definiz: § II. E pure per similit. dicesi di alcune parti del corpo rotonde e sporgenti, come del Globo dell'occhio ec. −
Esempio: Red. Cons. 1, 7: Ma il bulbo dell'occhio non ne patì mai offesa veruna, siccome di presente ne rimane illeso.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 26: Questa parete spugnosa ov'ella comincia a vestire il canale dell'uretra, ha per di sotto come un ingrossamento della sua sostanza, che perciò si chiama il bulbo dell'uretra.