1)
Dizion. 5° Ed. .
ELISIONE.
Apri Voce completa
pag.96
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
ELISIONE. Definiz: | Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'elidere; ma è termine più che altro usato dai Grammatici, e vale
Il togliere l'ultima vocale d'una parola, per evitar l'incontro della vocale con la qual comincia la parola seguente. E talvolta estendesi anche al troncamento della vocale iniziale d'una parola, per effetto della vocale con la qual termina la parola precedente. |
Dal lat. elisio. ‒ Esempio: | E Salv. Infarin. sec. 355: Il Maranta per tutto il quarto libro delle sue questioni non fa altro, che scambiare elisione con collisione, e si serve finalmente di quelle come di sinonimi. | Esempio: | Salvin. Annot. Buomm. 83: Gli antichi diceano lontelletto, lonferno, lanvidia, lomperadore, elidendo così la vocale I; ma Gio. Villani dicendo la lezione del Papa, o dello 'mperadore, pare che elida l'E la Elezione. E Vangelo e Pistola, pare che siano venuti dall'elisione dell'Evangelo, la Epistola. La Vanguardia, la Bottega, la Bozzima, dall'avanguardia, dall'apotheca, dallo apozema, bollitura, coll'elisione dell'A. |
Definiz: | § I. E parlandosi di voci latine, applicasi anche al toglimento di alcune consonanti in fine della parola, e segnatamente dell'm. ‒ |
Esempio: | Salvin. Pros. tosc. 1, 238: L'epigramma è questo, che io reciterò con quelle elisioni, o mangiamenti della S, in fine delle voci. |
Definiz: | § II. Elisione, nella prosodia latina, greca e italiana, chiamasi La unione in una sola misura, od in un tempo solo, delle vocali che, o essendo parole distinte, o a due parole distinte appartenendo, s'incontrano. |
|