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Dizion. 5° Ed. .
CROTALO.
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CROTALO. Definiz: | Sost. masc. Term. di Archeologia. Strumento musicale degli antichi, usato specialmente nelle feste di Cibele, il quale era formato dei due pezzi d'una canna fessa, o di due pezzetti di legno o di metallo incavati e congiunti, che agitati e percossi insieme mandavan suono, come le nacchere o le castagnette. |
Dal lat. crotalum, e questo dal grec. κρόταλον. – Esempio: | Sannazz. Arcad. 65: E con la piva e 'l crotalo, Intorno ai fonti i pastor lieti saltano. | Esempio: | Ar. Rim. 1, 466: Poi che, ballando al crotalo e alla piva, Vincesti il speglio alle nozze d'Iola. | Esempio: | Lett. ined. Accad. Cr. 134: Desidererei con suo comodo un poco di schizzo di quella figura che suona i crotali, ch'è nella muraglia del cortile di V. S. illustrissima. | Esempio: | Red. Ditir. 19: Al suon del cembalo, Al suon del crotalo. | Esempio: | E Red. Ditir. A. 83: De' cembali e de' crotali antichi veggasi il dottissimo ed eruditissimo medico Iacopo Spon nella dissertazione ottava delle sue ricerche curiose di antichità. | Esempio: | Pros. Fior. I, 3, 31: L'arte di cantare appresero da Orfeo, il modo di suonar la tromba da' Toscani, e quello della cetera e de' crotali da' Siciliani. | Esempio: | Martin. G. B. Stor. Music. 2, 276: Crotalo, al riferire di Celio Rodigino, viene interpretato dai dotti per una canna tagliata con tal artificio, che agitata e percossa con le mani renda suono. |
Definiz: | § Term. de' Naturalisti. Nome dato a quella specie di serpenti, la cui coda, terminando in piastre o strisce cornee mobili, e che posano le une sopra le altre, fa nel muoversi un rumore simile a quello d'un sonaglio; onde volgarmente chiamasi Serpente a sonaglj. – | Esempio: | Mascher. Inv. Lesb. 248: Qui dal sonante strascino tradito Il crotalo implacabile, qui l'aspe, E tutti i mostri suoi l'Africa manda. |
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