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1) Dizion. 5° Ed. .
FACIDANNO
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FACIDANNO.
Definiz: Sost. masc., talvolta anche adoperato a modo di Aggiunto. Colui che fa danno, che danneggia l'altrui proprietà; e specialmente nelle campagne, tagliando e rubando: Ladro campestre.
Da fare e danno. –
Esempio: Cecch. Samar. 1, 4: Non vi so ben dire S'e' gli avvenne toccar quelle cricchie Perchè que' tali fosser suoi nemici, Che come accade avesser seco collora, O malandrini facidanni.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 26: Per timore de' ladri e de' facidanni, si colgono [le zatte] non ancora mature.
Esempio: E Magazzin. Coltiv. 54: I contadini sieno diligenti in turar le vigne e le siepe, per cagion de' facidanni e de' cani.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 10: Sì che ogn'uno agevolmente ne potesse scoscender la suo' frasca, senza risico d'esser chiamato facidanno.
Esempio: Buonarr. Tanc. 2, 5: E ho un mio fratel ch'ha ben vent'anni, E un altro ve n'è da andar pe' campi A scacciar le cornacchie e' facidanni.
Esempio: E Buonarr. Aion. Cod. 4: Cultivò, piantò vigne, i facidanni Fe' mandare in galea.
Esempio: Adim. A. Ador. Mag. 15: Lascio mal volentieri.... le mie pecorine, perchè son tanti i facidanni, che Dio!
Esempio: Corsin. B. Torracch. 9, 4: Seicento son tra cavalieri e fanti, Ognun de' quai vis'ha di facidanno.
Esempio: Lastr. Agric. 2, 108: A' primi di settembre il diligente contadino deve pensare a chiudere i castagneti, per ripararli dai facidanni.
Esempio: Lambr. Elog. 23: Del luglio 1839 è la sua lezione accademica Dell'apposizione dei termini..., del marzo 1843, l'altra Sulla devastazione dei facidanni particolarmente ne' boschi.