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1) Dizion. 5° Ed. .
DISSONANZA.
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DISSONANZA.
Definiz: Sost. femm. L'effetto di voci o suoni dissonanti, Disaccordo di voci o di suoni.
Basso lat. dissonantia. ‒
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 1, 4: In un musicale concorso.... difficile è lo schivare la dissonanza.
Definiz: § I. E figuratam. ‒
Esempio: Bentiv. G. Relaz. 1, 138: Non sarebbe maraviglia se fra' l'armonia di tante sì egregie parti fosse alcuna dissonanza d'affetti umani.
Definiz: § II. Term. Musicale. Accozzo di due suoni simultanei, il quale produce nell'orecchio una sgradevole impressione. E in senso più speciale, Intervallo dissonante. Contrario di Consonanza. ‒
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 3, 106: Fermato questo punto, potremo per avventura assegnare assai congrua ragione onde avvenga che di essi suoni differenti di tuono alcune coppie siano con gran diletto ricevute dal nostro sensorio, altre con minore, ed altre ci feriscano con grandissima molestia; che è il cercare la ragione delle consonanze più o men perfette, e delle dissonanze.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. appr.: Crudissime saranno le dissonanze quando i tempi delle vibrazioni fussero incommensurabili.
Esempio: Riccat. I. Op. 4, 148: È d'uopo che il consono abbia i suoi limiti, e si passi dalle ragioni fra' tremiti che ci dilettano a quelle che ci disgustano, ed a queste si è dato il nome di dissonanze.
Esempio: E Riccat. I. Op. appr.: E qui si ferma la musica, che all'infinito non progredisce, servendosi, siccome di condimenti, delle dissonanze più semplici.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 130: Queste difficultà si riducono in fine alle sole dissonanze, vale a dire a' due suoni, o voci, le quali la sperienza non solo ha rendute moleste e noiose all'udito, ma incomode e difficili alla pratica per modo, che tal una ci resta quasi impossibile ad eseguirsi coll'aiuto degli strumenti.
Esempio: E Martin. G. B. Stor. Music. 1, 197: Le quali [note e figure] unitamente alla sobria varietà delle dissonanze, escluse da ogn'altra sorta di contrappunto, danno a quest'ultimo ogni più gradevole perfezione.
Definiz: § III. E in locuz. figur. ‒
Esempio: Panciat. Scritt. var. 126: Temo a ragione non venga a nascere soverchia dissonanza, quasi per la moltiplicazione di troppe false,... sotto il mio mal concertato indirizzo.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 478: Tu con bell'arte accorda e tu correggi Le dissonanze del mio cor, che parte Di sè ti presta, e in parte Altrui si dona.
Esempio: Fag. Rim. 5, 24: Questo fare una musica, tu intendi Gridare, come fa la bassa gente; Il che non usa più: tu vilipendi Arte sì bella, delle dissonanze Nemica capitale.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 64: Tali sono tutti coloro che ballano sulla terra, e da questa dissonanza ne risulta la vita degli uomini, i quali non solo fanno una musica che scorda, ma di più dissimili sono nella comparsa.
Definiz: § IV. E figuratam., Mancanza di corrispondenza, Disformità, Divario; e più specialmente applicasi a cose intellettuali e morali. ‒
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 204: Tu una eterna e vera sostanza, nella quale niuna è dissonanza, nulla confusione.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 183: Avvertendo.... che il filo del parlare venga continuato e accomodato di sorte, che le parti tutte concordino insieme, e non vi sia dissonanza alcuna.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 453: Notate ancora la maniera con cui fu introdotta nel mondo questa sì abbominevole dissonanza della lingua dal cuore, dico la menzogna.
Esempio: E Segner. Incred. 397: Molte dissonanze ne' dogmi pur troppo regnano tra i Mori e i Tartari, tra i Persiani ed i Turchi.
Esempio: Giord. Op. 2, 131: Quelle ineguaglianze e dissonanze, e quasi quei balzi di stile, ec.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 134: Il contrapposto degli emblemi e delle formole coi fatti e coi discorsi,.... in vece di comporre gli oppositi, ne fa spiccare più viva la dissonanza.
Definiz: § V. E parlandosi di belle Arti, vale Mancanza di proporzione, di euritmia, o di proporzionata corrispondenza, fra le parti, o di una parte col tutto. ‒
Esempio: Bottar. Dial. 101: Il che produce un altro sconcerto e un'altra enorme dissonanza nella navata principale, ed è che i primi due archi presso all'altare maggiore sono più grandi de' rimanenti che seguono in giù verso la porta.
Definiz: § VI. Far dissonanza, detto per lo più di cose morali, vale Non accordarsi, Non corrispondere, e simili. ‒
Esempio: Girald. Oraz. I, 1, 295: E forse che il mantenimento della virtù, delle scienze e dell'arti e de' beni esterni, nelle quali cose è riposto il ben vivere, nel governo del granduca Ferdinando fe' dissonanza?