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1) Dizion. 5° Ed. .
ANTIPATIA.
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ANTIPATIA.
Definiz: Sost. femm. Avversione o Contrarietà naturale, che un essere animato ha per un altro essere animato, o per una cosa qualunque.
Dal grec. ἀντιπάθεια, lat. antipathia. –
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 3, 12: Che s'agli amici tuoi Queste o tai narri occorse antipatie, Gli tieni in riso e in festa tutto un die.
Esempio: Red. Lett. M. 25: Le dico bene che quel secondo verso è nato sotto cattiva stella, o io ho qualche incognita antipatia con esso.
Esempio: Fag. Comm. 3, 7: Ma egli, mosso da non so quale antipatia che abbia con me, o con mia madre, me l'ha sempre.... assolutamente negato.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 1, 11: Aveano antipatia con gli Empolesi, Siccome tra i vicini avvenir suole.
Definiz: § E per similit., detto anche delle cose inanimate (e di questo vocabolo grande abuso si fece un tempo nelle scuole per ispiegare molti fatti naturali, de' quali ignoravasi la vera cagione). –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 444: Quell'odio e nimicizia, per la quale altre cose naturalmente si fuggono, e si hanno in orrore, noi addimandiamo antipatia.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 110: Quindi le attrazioni e le ripulse e le simpatie e le antipatie, meglio provate dal dottissimo Fracastorio e da cento altri con isperienze e ragioni, che riprovate da altri.
Esempio: Red. Esp. insett. 197: Parendogli forse questa ragione frivola molto e per avventura di niun peso, ricorre all'universale ed in tutte le cose calzante e non mai manchevole rifugio dell'antipatia.