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1) Dizion. 3° Ed. .
VILLANIA
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VILLANIA.
Definiz: Offesa, o ingiuria di fatti, o di parole, oltraggio. Lat. contumelia, iniuria.
Esempio: Maestr. 2. 8. 3. La detrazione è diversa dalla contumelia, cioè villanía in due modi.
Esempio: Bocc. Nov. 78. 12. E se non fosse, che egli temeva del Zeppa, egli avrebbe detto alla sua donna una gran villanía.
Esempio: E Bocc. Nov. 79. 43. Sentirono alla donna dirgli la maggior villania, che si dicesse mai a niun tristo huomo.
Esempio: E Bocc. Nov. 13. 23. Avrebbono ad Alessandro, e forse alla donna, fatto villania.
Esempio: E Bocc. Nov. 23. 14. Io ho molto più caro, ch'egli riceva villania, ec. ch'io abbia biasimo per lui.
Esempio: E Bocc. Nov. 86. 70. Pinuccio, la tua è stata una gran villania, e non so perchè tu mi t'abbi a far questo.
Esempio: E Bocc. Nov. 42. 9. Alcuno consiglio le desse, per lo quale ella potesse fuggire, che villania fatto non le fosse.
Definiz: §. Per Mala creanza, scortesia. Lat. iniuria.
Esempio: Boc. Nov. 12. 17. Gran villania sarebbe la mia, se io ogni cosa, che a grado vi fosse, non m'ingegnassi di fare.
Esempio: E Bocc. Nov. 15. 16. Se io non ne vado, io vi sarò tutta sera aspettato a cena, e farò villania.
Esempio: Conviv. 3. Villania fa chi loda, o biasima dinanzi al viso alcuno.
Esempio: Dant. Purg. 18. Però perdona Se villania nostra giustizia tiene.
Definiz: §. Per Bruttura, disonestà.
Esempio: Caval. Med. Cuor. Molto ci doveremmo vergognare, essendo così con lui uniti, di far villania di nostro corpo.
Definiz: §. Per Torto, ingiustizia. Lat. iniustitia.
Esempio: Bocc. Nov. 75. 7. Messer Voi fate villania a non mi far ragione, e non volermi udire.