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1) Dizion. 5° Ed. .
LAUREA
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LAUREA.
Definiz: Sost. femm. Propriamente Corona di lauro, da portarsi in capo; ma in questo senso non è oggi di uso comune.
Dal lat. laurea. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 282: Levatasi la laurea di capo, quella assai piacevolmente pose sopra la testa a Filostrato.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 233: In piè si levò, e della testa si tolse la laurea.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 116: Parmi ancor aver letto che Iulio Cesare portasse volentieri la laurea, per nascondere il calvizio.
Esempio: Tass. Lett. 2, 63: La laurea nel capo portava per assicurarsi dal fulmine; perch'il lauro dal fulmine non è percosso.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 182: Medaglione.... con busto di Caracalla con la laurea, e con asta nella spalla a mano sinistra, ed egide.
Definiz: § I. E in senso più ristretto, La corona di lauro, della quale solevansi solennemente incoronare, per segno di onore, i poeti. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 509: Coronavansi a quel tempo li poeti co la mortella; avale si coronano col lauro, unde si chiama la corona poetica laurea.
Esempio: E But. Comm. Dant. 3, 672: Prenderò 'l cappello; cioè laurea della poesi, come pigliano li poeti quando s'incoronano.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Vill. F. Vit. 1: Pochi sono quelli che di gran poeta hanno acquistato il nome, ma molti quelli che da' loro studj dignissima laurea hanno riportata.
Definiz: § III. Comunemente prendesi per La dignità di dottore che si conferisce nelle università, così detta dall'uso che un tempo si ebbe, di porre in capo al dottorando una corona di lauro. –
Esempio: Bocc. Vit. Dant. M. 41: Quantunque la sua sufficienza fusse molta, e per quella, in ogni parte dove piaciuto gli fusse, avesse potuto l'onore della laurea pigliare (la quale non iscienza accresce, ma è dell'acquistata certissimo testimonio e ornamento); pur quella ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 170: Ed è l'arte del condire ridotta a tale squisitezza d'ingegno, che come d'una gran filosofia se ne potrebbe aprire Academia, e legger dalle catedre, e dare i gradi e le lauree di dottore.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 67: Il Padre Eterno si compiacque nel monte Tabor di dare pubblicamente a questo Maestro divino quasi la laurea di dottorato, vestendolo di gloria, ec.
Esempio: Legg. Band. Leop.: 6, 20: Se si presenteranno soggetti che abbiano riportata in Pisa la laurea dottorale, desiderando Noi di facilitare, ec.
Esempio: E Legg. Band. Leop. 8, 114, 4: Per procedere all'elezione dell'assessore, dovranno affiggersi gli editti, nè saranno ammessi al concorso altro che quelli che giustificheranno di aver conseguita la laurea dottorale nell'università di Pisa.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 167: Oh se la laurea desse la dottrina A tutti quei che laurear si fanno, Quanti dotti vedremmo in capo all'anno!
Definiz: § IV. Prendere la laurea, ed anche Prendere laurea, vale Conseguire la dignità di dottore. –
Esempio: Cocch. Op. 1, 446: Frequenta le famose librerie che quivi sono, e senza prendere laurea, intorno ai venti anni ritorna alla casa del padre.