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Dizion. 5° Ed. .
FRICASSEA, coll'accento sulla e.
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FRICASSEA, coll'accento sulla e. Definiz: | Sost. femm. Sorta di vivanda fatta con carne, tagliata in pezzetti, cotta in stufato, e con salsa d'uovo sbattuto e agro di limone. |
Dal franc. fricassée. – Esempio: | Francesch. Cical. III, 2, 38: Frittelle, casatelle, fricassee, pizze, sfogliate, ravioli, tortelli, salsiccia, ec. |
Esempio: | Cocch. Cons. med. 1, 71: Non mai frittura, nè fricassee, nè pasticci di carne. |
Definiz: | § I. Quindi In fricassea, detto di vivande, vale In quel modo, e con quegl'ingredienti, con che si fa la fricassea. – | Esempio: | Grazz. Rim. V. 547: Ma chi vuol far un manicar divino, Le faccia in fricassea (le pappardelle). |
Definiz: | § II. Fare uno in fricassea, figuratam. e in modo scherzevole, vale Farlo a pezzi, Ucciderlo. – | Esempio: | Cecch. Esalt. 3, 7: E poi gli statichi Sì fatti non si fanno in fricassea, Ma si serban ec. |
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