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LAMBIRE.
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LAMBIRE.
Definiz: Att. Pigliare traendo a sè leggermente con la lingua; e riferiscesi a cibo che abbia del liquido, e a bevanda; anche assolutam.
Dal lat. lambĕre, che nella bassa latinità faceva anche lambēre e lambire. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 460: Quelli che con la mano e con la lingua lambiranno l'acqua, siccome con la lingua suole lambire il cane, metteràgli da una parte.
Esempio: E Ottim. Comm. Dant. appr.: E disse Iddio a Gedeone: Pe' trecento uomini, che lambiron l'acqua colla lingua, vi libererò.
Esempio: Rucell. G. Ap. 201: Quanto gradisce il vederle ir volando Pe i lieti paschi, e per le tenere erbe. Lambendo molto più viole e rose, Su le tremanti e rugiadose cime!
Esempio: Segn. P. Demetr. 90: Lambendo, che se avesse detto bevendo non avrebbe messo davanti agli occhi il modo del ber de' cani,... e quello con la lingua, allato a lambendo, lo rende vie più evidente.
Esempio: Bald. Quint. Cal. 1, 192: Effigïata appresso era l'immane Idra di molte teste, che lambendo Già fieramente.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 31: Il che non succede.... a coloro, che lambiscono e cacciansi giù per la gola il veleno della vipera.
Definiz: § I. Figuratam. vale Toccare, Rasentare, lievemente, detto di acqua, fiume, e simili, ed anche di nave, e riferito a sponda, argine, costa, e simili. –
Esempio: Michelin. Direz. Fium. 16: Onde non anderebbero in progresso del moto lambendo gli argini del pozzo, come faceva la massa del cristallo, ma se ne discosterebbero.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 8: Si gettava allora (il Serchio) in Arno medesimo, lambendo il lato occidentale della città.
Esempio: Targ. Viagg. 9, 304: Perciò viaggiando per mare, solamente si lambiva o costeggiava Alsia tellus, ec.
Esempio: E Targ. Valdin. 365: Si dovrà apprendere per pestifera l'acqua.... della Pescia, perchè ha toccato e lambito nel suo passaggio poche carrate di lino?
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 5: Pur lambe sponda memore d'impero, Benchè del fasto de' trionfi ignuda, Di longobardo onor pago il Tesino.
Esempio: Mont. Iliad. 23, 76: Si stese in mezzo ai folti Tessali Achille su la nuda arena, Di cui l'onda gli estremi orli lambia.
Definiz: § II. E nel medesimo senso, detto di checchessia, che nel suo moto, caduta, e simili, rasenti o tocchi leggermente altra cosa, strisci lungh'essa, e simili. –
Esempio: Galil. Op. VII, 58: Come potete voi mai ragionevolmente negare che le parti della terra, cioè che le materie gravissime, descendano verso il centro con moto retto, se, lasciate da una altissima torre, le cui parete sono dirittissime e fabbricate a piombo, esse gli vengono, per così dire, lambendo, e percotendo in terra in quel medesimo punto a capello dove verrebbe a terminare il piombo che pendesse ec.?
Esempio: E Galil. Op. VII, 197: Solo ci resta osservabile quel moto (della pietra cadente) del quale noi manchiamo, che è il venire a basso lambendo la torre.
Esempio: Michelin. Direz. Fium. 21: È manifesto che il cubo in tutto il suo corso rapidissimo anderà lambendo la superficie del muro, conservando successivamente quel primiero piacevole contatto.
Esempio: Alf. Trag. 1, 42: Mi sento a un tempo un moto Come di colpo che lambendo striscia.
Esempio: Mont. Iliad. 5, 20: L'asta al Tidide Lambì l'omero manco, e non l'offese.
Definiz: § III. E per similit. –
Esempio: Car. Eneid. 3, 904: Vibrano ad ora ad or lucide fiamme (le eruzioni dell'Etna) Che van lambendo a scolorir le stelle.
Esempio: Mont. Poes. 1, 6: Qual mattutino venticel che molce La fresca erbetta, e in margine al ruscello Lambisce i fiori, li lusinga e folce.