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1) Dizion. 5° Ed. .
GOZZAIA.
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GOZZAIA.
Definiz: Sost. femm. Raunamento di cibo indigesto fatto nel gozzo, e per estensione nello stomaco; ma è voce di raro uso. –
Esempio: Burch. Son. 2, 12: Sì ch'io ci temo di non far gozzaia.
Definiz: § I. E per Grande gozzo. –
Esempio: Bern. Orl. 63, 41: Eccoti uscir della spelonca l'orco Con la gozzaia insin a mezzo il petto.
Definiz: § II. Figuratam., e in modo familiare, vale Sdegno, Rancore, invecchiato, Odio. –
Esempio: Stor. Rin. Montalb. volg. R. 197, 40: Ed egli che già avea la gozzaia, rispose e disse; incontro a te non se ne potrebbe sapere troppo.
Esempio: Giambull. B. Ciriff Calv. 1, 583: E crediate che v'è qualche gozzaia, Per aver dato il bastone a costui, Chè v'è chi il meritava più di lui.
Esempio: E Giambull. B. Ciriff Calv. 2, 3: Io dissi già di non so che gozzaia, Che s'era presa contro a Irlacone; Or qui convien che lo sdegno si paia.
Esempio: Varch. Stor. 1, 330: E contuttociò vi rimasero, per dir come 'l volgo, di molte gozzaie.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 196: Non si facevano tumulti fra' soldati, non quistioni tra i fiorentini; perciocchè, se bene erano tra loro molte gozzaie e di cattivissimi umori, essendo di tanti pareri e in tante parti divisi, eglino nondimeno s'astenevano, non che da manomettersi l'un l'altro co' fatti, d'ingiuriarsi colle parole, dicendo: Questo non è tempo da far pazzie; levianci costoro da dosso, e poi chiariremo questa partita tra noi.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 1, 37: Ma tutte queste ed altre cose, che si allegavano per l'Inghilterra, non avevano valeggio di contentar gli Americani, e vi rimanevano molte gozzaie.
Definiz: § III. Si usò per Vivo rammarico, Pensiero tormentoso, Affanno. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 341: Ben lo so io. Deh dimmi, deh dimmi. Egli lo lasciò con questa gozzaia in quell'ora e in quel punto, che costui non levò mai il pensiero di questi fiorini cinquecento, che sì dovea avere peggiorati, e da ivi a meno di due mesi si morì.