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GONNA.
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GONNA.
Definiz: Sost. femm. Quella parte dell'abito o veste femminile che dalla cintura scende fino ai piedi; ma si prese altresì per Tutto intero l'abito o la veste femminile; ed è voce propria più che altro della poesia.
Dal basso lat. gunna, basso grec. γοῦνα, ant. franc. gonne, Veste di pelle, e poi anche Tonaca monastica, e Camicia da donna. Probabilmente dal celtico gwn. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 148: Tu se' armato, ed ella in trecce e 'n gonna Si siede.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 156: Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Con l'angelico seno.
Esempio: Sacch. Rim. G. 18: Lasciato hanno le gonne, e tolta l'arte De' farsettoni all'unghera maniera.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 6, 104: Star qui in pianto con la trista gonna, Non sarete del danno ristorata: Io ho per voi pensato altro partito, Di darvi un bello e leggiadro marito.
Esempio: Ar. Orl. fur. 37, 26: Che fin all'ombelico ha lor le gonne Scorciate non so chi, poco cortese.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 27: E 'n treccia e 'n gonna femminile spera Vincer popoli invitti e schiere armate.
Esempio: Dat. Selv. epit. 15: Stringe il candido sen candida gonna, Linda più d'ogni serico trapunto.
Esempio: Pindem. Poes. 437: Spirar qui vento ogni pupilla crede, E la gonna investir, che frettolosa Si ripiega ondeggiando e indietro riede.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 200: La chioma in grossi riccioli comparte, La gonna increspa e fa gonfiar le maniche.
Esempio: E Guadagn. Poes. 2, 63: Gran tempo è che costumano portare Certe maniche larghe e certe gonne, Che paion fatte apposta per volare.
Definiz: § I. Figuratam. e in ischerzo, usato, per lo più nel plur., a significare Donna. –
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 42: Sto volentieri fra le gonne, Ma quanto al resto sono un buon figliolo.
Definiz: § II. Si usò per Veste da uomo in genere, e altresì per Qualunque cosa di pelle o d'altro in cui esso si avvolga, o con cui si cuopra. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 64: Gettan le membra, poi che 'l sol s'asconde, Sul duro legno, e sotto l'aspre gonne.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 49: Partito l'orco, il re getta la gonna Ch'avea di becco, e abbraccia la sua donna.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 17, 57: Noi altri dentro a nostre gonne piatti, Col gregge andamo ove 'l pastor ci mena.
Definiz: § III. In locuz. figur. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 26: Sentendo il crudel di ch'io ragiono, Infin allor percossa di suo strale Non essermi passato oltra la gonna, Prese ec.
Definiz: § IV. Figuratam. e poeticam.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 921: Già di varj color, di varie gonne, Or dipinto e vestito è il mondo lieto.
Definiz: § V. Pur figuratam., trovasi a denotare Autorità o Potestà del grado o della dignità onde alcuno è investito, e che è espresso da un aggiunto; Veste. –
Esempio: Pucc. A. Centil. 27, 50: Niccola quarto.... Regnò quattr'anni, e nella papal gonna A' Ghibellini diè molto favore.
Definiz: § VI. Per similit., detto del vestito da bambini, che ha piccolo sottanino. Comunemente Gonnellino. –
Esempio: Cocch. Op. 1, 445: La maggior parte, quando il fanciullo lascia la gonna, lo levano di sotto la direzione della governante, e lo mettono a convivere in qualche scuola simile a uno de' nostri seminarj.
Definiz: § VII. Si usò per Veste, Abito, in generale, cioè così da uomo come da donna. –
Esempio: Dant. Parad. 32: Qui farem punto, come buon sartore Che, com'egli ha del panno, fa la gonna.
Esempio: Petr. Rim. 2, 245: Inghilterra con l'isole, che bagna L'Oceano intra 'l Carro e le Colonne,... Varie di lingue e d'arme e delle gonne, All'alta impresa caritate sprona.
Esempio: Car. Eneid. 8, 1123: Iva la pompa De le genti da lui domate intanto, Varie di gonne, d'idiomi, e d'armi.
Definiz: § VIII. Si usò altresì per Tunica o Tonaca; onde poeticam. e per similit. trovasi per Ciascuna delle membrane, ossia tuniche, dell'occhio. –
Esempio: Dant. Parad. 26: E come al lume acuto si dissonna Per lo spirto visivo, che ricorre Allo splendor che va di gonna in gonna, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 696: Di gonna in gonna; cioè di tonica in tonica: diceno li Naturali che l'occhio è composto di più sode toniche come foglie.
Definiz: § IX. Pure per similit. e poeticam. è detta la Lana che riveste le pecore; Vello. –
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 842: Mentre ch'Apollo ancor le piaggie scalda, Tòr si conviene all'umil pecorella La seconda sua gonna.
Esempio: E Alam. Op. tosc. 1, 166: Ha la gonna il monton candida e pura.
Definiz: § X. Con l'aggiunto di gonna mortale, gonna terrestre, e simili, vale poeticam. e figuratam. Corpo umano, quasi Veste dell'anima. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 105: Oh felice quel dì, che, del terreno Carcere uscendo, lasci rotta e sparta Questa mia grave e frale e mortal gonna!
Esempio: Varch. Son. spirit. 14: Questa povera mia terrestre gonna, Che fia tosto nuda ombra e poca polve, Troppo di me, caro Petreo, s'indonna.
Definiz: § XI. In gonna, coi verbi Restare in gonna, Rimanere in gonna, vale Spogliato dell'armatura, Col solo abito di sotto. –
Esempio: Bern. Orl. 48, 18: A Brandimarte torno e la sua donna, Che tutti due rimasi sono in gonna.