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1) Dizion. 5° Ed. .
ABORTO
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Dizion. 5 ° Ed.
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ABORTO.
Definiz: Sost. masc.
Dal lat. abortus. −
Esempio: Vallisn. Op. 3, 367: Aborto è un feto nato intempestivamente, o prima del tempo.
Esempio: Lipp. Malm. 6, 51: Gli aborti, i mostri, e i gobbi in sulle mura Forman spalliere in luogo di lumìe.
Definiz: § I. E per similit., detto delle piante. −
Esempio: Targ. Alimurg. 243: Un granello non ben nutrito produce sempre pianta debole, i di cui frutti non riescono che tanti aborti.
Definiz: § II. Aborto, vale anche Lo abortire. −
Esempio: Red. Lett. 3, 60: Concorro.... che sia necessario, necessarissimo, il lasciar meglio fortificare il suo utero, il quale senza dubbio alcuno non può trovarsi se non indebolito da due aborti così presto avvenuti.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 270: Se la donna abbia, o per aborti, o per feti estinti, o per poca destrezza della levatrice, l'utero contaminato, si ricorra ec.
Esempio: Cocch. Cons. med. 2, 138: Pare che si possa.... conietturare che in questa parte sia debolezza o mala disposizione, antica o originaria, e che poi vi si sieno aggiunte cagioni esterne di gravidanze ed aborti.
Definiz: § III. Figuratam. diciamo Aborto, e Aborto di natura, a Persona mal conformata. −
Esempio: Baldin. Decenn. 3, 169: Al primo vedere, che fece Alberto l'aspetto di Luca, che era di persona piccolo e sparuto, forte si maravigliò, come da uno, per così dire aborto della natura, potessero uscire opere di tanta eccellenza.
Definiz: § IV. Aborto, anche si dice ad Opera d'ingegno o di mano, imperfetta e non felicemente riuscita. −
Esempio: Tass. Lett. 2, 554: Nè mai ho potuto prender sonno, finch'io non avessi fatto il parto, o l'aborto ch'egli si sia, il quale mando inchiuso nella lettera.
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 56: Egli è un volere scoprire le mie vergogne, e vi saprà male poi d'averlo fatto, quando vedrete un aborto o sconciatura, che in tutti i modi si dovea coprire.
Esempio: Dat. Cical. III, 1, 173: Per conchiusione di questo mio aborto, mi viene curiosità di sapere il senso di un nostro proverbio, appresso di me molto oscuro.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 196: Oh se fecondo, o se infecondo sei, Ugualmente infelice [ingegno], e me ugualmente Miser nei parti, e negli aborti miei!
Esempio: Targ. Viagg. 5, 345: Entrando in chiesa dalla porta principale, si trova nel piano basso o delle donne, una gran pila di marmo bianco, con quattro mascheroni, aborto della rinascente scultura.