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Dizion. 5° Ed. .
DANZARE.
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DANZARE. Definiz: | Neutr. Muovere i piedi, andando e saltando, a tempo di suono e di canto, Ballare; ma è voce del nobile linguaggio. |
Dal vallone danson, che vale Tirare in lungo; ed etimologicamente la voce Danza denota una catena, una fila e simile; moderno tedesco tanzen, provenzale danzar, francese danser. – Esempio: | Fr. Iac. Tod. 1024: Nol mi pensai giamai Di danzar alla danza. | Esempio: | Dant. Purg. 29: Venien danzando l'una tanto rossa, Ch'a pena fôra dentro al fuoco nota; L'altr'era ec. | Esempio: | E Dant. Parad. 24: Così quelle carole differente Mente danzando, della sua ricchezza Mi si facean stimar veloci e lente. | Esempio: | Bocc. Decam. 4, 236: Come usati erano, al danzare ed al cantar si diedono. | Esempio: | Pindem. Poes. 31: È ver, qui non s'ammira in pinta scena O danzar Ninfa, o gorgheggiar Sirena. |
Definiz: | § I. Per similit., detto di animale. – |
Esempio: | Tasson. Secch. rap. 9, 17: E 'l feroce destrier che sotto avea, Su l'orme fe' danzar, che pria distinse Col piè ferrato. |
Definiz: | § II. Danzare in forza d'Att. – |
Esempio: | Mart. N. Lett. 13 t.: Sonava per eccellenza tutti i balletti e danze, che ne le nozze e conviti son soliti danzarli. |
Definiz: | § III. Danzare al suono di alcuno, vale Adattarsi forzatamente alla volontà di quello. – | Esempio: | Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 2, 42: Or sia quel ch'esser vuole, Qui son condotto, e però dico innanzi, Che so ch'al vostro suon convien ch'i' danzi. |
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