1)
Dizion. 3° Ed. .
RISEDERE
Apri Voce completa
pag.1390
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
RISEDERE.
Definiz: | Stare fermamente, e stanziare in un luogo, e dicesi, per lo più, di Persone pubbliche. Lat.
residere. |
Esempio: | M. V. 7. 44. E a richesta de' Cittadini promise il Re di risedere colla Corte di
là, cosa, che poi non attenne. |
Esempio: | Pallav. St. Conc. 456. Che l'obbligazione imposta loro di risedere non è
arbitraria severità d'un'altro huomo, ma legge immutabile d'Iddio. |
Esempio: | Tac. Dav. Ann. 164. E mentre gli Ambasciadori Armeni sponevano dinanzi
a Nerone, venirvi per salir su, e risedere al pari di lui. |
Definiz: | §. Per Avere il suo seggio, esser ben collocato. |
Esempio: | Pass. 265. Tanto in lui risiede; e più chiaramente risplende, la virtù dell'umiltà.
|
Esempio: | E Passav. c. 197. E l'amore della propria volontà, ec. in lui
finalmente risiede. |
Esempio: | Varc. Suoc. 1. 2. Oh quanto mi piace quella casa, come risiede bene? |
Esempio: | Ciriff. Calv. 2. In mezzo infra le luci nel bel viso, Risiede molto ben
proporzionato Il vago, onesto, e bel naso affilato [Onde diciamo Una cosa riseder bene: Quando è
ben posta, e ben collocata] |
Esempio: | Dan. Inf. 21. Io vedea lei, ma non vedeva in essa, Ma che le bolle, che 'l bollor
levava, E gonfiar tutta, e riseder compressa [cioè ricader giuso, e posar nel luogo di prima: Parla del lago
della pece] |
Esempio: | Dant. Inf. 20. Ma dimmi della gente, che procede, ec. Che solo a ciò la mia mente
risiede [cioè si ferma, è intenta] |
|