Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ESILE, con l'accento sulla penultima
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Dizion. 4 ° Ed.
ESILE, con l'accento sulla penultima.
Definiz: Add. Assai magro e sottile; detto di costituzione, struttura, e simili, del corpo umano ed anche del corpo degli animali; ed altresì dell'uomo e dell'animale stesso, che abbia tale costituzione o struttura.
Definiz: Dal lat. exilis. ‒
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 150: Tu pur, esile colibrì, vestito D'instabili color, de l'etra a i campi Con brevissima penna osi fidarti.
Esempio: Lanz. Stor. pitt. 3, 33: E come naturalisti copian dal vero qualche volta forme imperfette; per figura, quelle stature smodatamente lunghe ed esili, che notammo nel Pisanello.
Definiz: § I. Figuratam., detto di rima, verso, vale Di poco nerbo, Di poco valore. ‒
Esempio: Sannazz. Arcad. 126: Basse son queste rime, esili e povere.
Definiz: § II. E detto di cosa, per Scarso, Povero. ‒
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 176: Esile preda a comparazione di quella d'Inghilterra.
Definiz: § III. Detto di polso, vale Tenue, Sottile. ‒
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 214: Fu avvertito che i polsi, i quali prima erano esili, languidi e frequenti, avevano preso un notabile aumento nella lor forza.