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Dizion. 5° Ed. .
ESILE, con l'accento sulla penultima
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ESILE, con l'accento sulla penultima. Definiz: | Add. Assai magro e sottile; detto di costituzione, struttura, e simili, del corpo umano ed anche del corpo degli animali; ed altresì dell'uomo e dell'animale stesso, che abbia tale costituzione o struttura. | Definiz: | Dal lat. exilis. ‒ |
Esempio: | Mascher. Inv. Lesb. 150: Tu pur, esile colibrì, vestito D'instabili color, de l'etra a i campi Con brevissima penna osi fidarti. | Esempio: | Lanz. Stor. pitt. 3, 33: E come naturalisti copian dal vero qualche volta forme imperfette; per figura, quelle stature smodatamente lunghe ed esili, che notammo nel Pisanello. |
Definiz: | § I. Figuratam., detto di rima, verso, vale Di poco nerbo, Di poco valore. ‒ |
Definiz: | § II. E detto di cosa, per Scarso, Povero. ‒ | Esempio: | Bott. Stor. Ital. 1, 176: Esile preda a comparazione di quella d'Inghilterra. |
Definiz: | § III. Detto di polso, vale Tenue, Sottile. ‒ | Esempio: | Bicchier. Bagn. Montecat. 214: Fu avvertito che i polsi, i quali prima erano esili, languidi e frequenti, avevano preso un notabile aumento nella lor forza. |
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