Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CALCAGNUOLO.
Apri Voce completa

pag.378


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
CALCAGNUOLO.
Definiz: Sost. masc. Propriamente è forma diminutiva di Calcagno; e chiamasi così una Sorta di scalpello usato dagli scultori, detto anche Dente di cane. –
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 25, 2: Calcagnuolo o Dente di cane,... una sorta di ferro corto, spezie di scalpello con una tacca in mezzo, che serve agli scultori per lavorare il marmo, dopo averlo digrossato con la subbia.
Esempio: Varch. Oraz. Buonarr. 15: Egli [Michelangiolo] fabbricava di sua mano non pure i trapani, le lime e le gradine, ma ancora i calcagnuoli e le subbie, e tutti gli altri ferri e stormenti, di che in iscolpendo abbisognava.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 304: Gli altri due uniti ferri, ch'egli [lo scultore] adopera nel far le statue, detto l'uno l'ugnetto, e l'altro il calcagnuolo, servono solamente più per levare i tramezzi ec.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. appr.: Son fatti bensì il calcagnuolo e l'ugnetto a taglio all'occhio unito e andante.
Definiz: § Termine di Marina. Chiamasi così un Pezzo di legno in parte retto e in parte curvo, in cui finisce la parte anteriore della carena, e dove incomincia la ruota di prua. –
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 11: Parimente nel piede B C, annoverando dal B verso il C, segna palmi undici notati con la F per il calcagnuolo: detto calcagnuolo è alto palmi 2.