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1) Dizion. 5° Ed. .
EVANGELO ed anche EVANGELIO.
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Dizion. 5 ° Ed.
EVANGELO ed anche EVANGELIO.
Definiz: Sost. masc. Libro del Testamento nuovo, il quale abbraccia le scritture dei quattro che narrarono le azioni e le predicazioni di Gesù Cristo, che più comunemente dicesi Vangelo.
Dal lat. evangelium, e questo dal grec. εὐαγγέλιον, che propriamente vale Buona novella. –
Esempio: Dant. Purg. 22: Quanto per l'Evangelio v'è aperto.
Esempio: E Dant. Parad. 24: Per Moisè, per profeti e per salmi. Per l'evangelio, e per voi che scriveste.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 180: Perchè non seguitano quella altra santa parola dello Evangelio.
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 1: Non chi comincia ha meritato, è scritto Nel tuo santo Evangel, benigno Padre.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 94: Parmi che abbiate rubato questo passo allo Evangelio, dove dico: Quando sei invitato a nozze, ec.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 130: Da questo Franco.... gli Evangelj volgarizzati, e altre cose,... non si deono scompagnare.
Esempio: Bentiv. Cr. Nunz. 4, 99: Il cardinale della Rochefoucault, per rispetto del suo ufficio di Grande elemosiniere, dovrà presentare il libro degli Evangelj a questo Re.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 15, 1, 157: Il quale [scalco] deve mettere da principio cibi buoni e salubri, ed i vini migliori, lasciando i cibi più frugali, e meno sani, ed i vini d'inferior condizione nel fine, conforme l'oracolo divino nell'Evangelio.
Definiz: § I. E chiamasi così anche Ciascuna di dette quattro scritture, quando sieno indicate col nome del respettivo autore.
Definiz: § II. E per La dottrina stessa predicata da Gesù Cristo. –
Esempio: Bibb. 3, 587 t.: Le gente debbeno essere insieme coeredi; e concorporali insieme seranno partefici de la promissone di Dio in Iesu Cristo, per l'Evangelio del qual io son fatto servitore e ministro, secondo il dono de la grazia di Dio.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 383: Ma benchè alla Sinagoga, che era tutta figura, sia succeduta la Chiesa, tuttavia ispiegando ciò senza allegorie, fu allora necessario il permettere quello, che poi meritava d'esser riformato, o moderato dalla luce, che avea a venire dell'Evangelio.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 193: I seguaci di Egimio o di Pitagora modellavano l'uomo e le sue instituzioni sulla città del mondo; l'Evangelio lo esempla sulla città divina.
Definiz: § III. In senso particolare, usasi a designare Quella parte dell'Evangelo che giorno per giorno leggesi dal sacerdote nel celebrare la Messa. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 193: Egli udì alla Messa uno evangelio, nel quale queste parole si cantavano, ec.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 4, 180: L'abate Zaccaria cantò, detta la Messa, un altro Evangelo, cioè Homo quidam fecit, ec.
Definiz: § IV. Onde Parte dell'Evangelo, Corno dell'Evangelo, Lato, dell'Evangelo, dicesi l'Estremità destra dell'altare, corrispondente alla sinistra del sacerdote, perchè da quella parte si recita il Vangelo; e se parlisi di chiesa, denota Il lato che rimane dalla parte onde il Vangelo si legge, o si canta, celebrandosi la Messa all'altar maggiore. –
Esempio: Baldin. Decenn. 5, 21: Presso all'altar maggiore dalla parte dell'Evangelio.
Esempio: E Baldin. Decenn. 5, 28: Le quali [tradizioni] concludono che.... la testa del vecchietto con barba piccola, che si vede in lontananza dalla parte dell'Evangelio, sia il suo ritratto al naturale.
Definiz: § V. Per Il libro in cui si contiene il Vangelo. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 32: Venner dunque d'accordo agli scongiuri, E posero la man sugli Evangeli.
Esempio: Mont. Poes. App. 27: Fuggi, fuggi; chè barbare e infedeli Son queste terre, e d'uman sangue intrise L'are di Cristo, e chiusi gli evangeli (qui figuratam.).
Definiz: § VI. Figuratam., e in modo familiare, Evangelo dicesi per Cosa verissima, Verità incontestabile. –
Esempio: Bemb. Lett. 1, 44: Nè per tutto ciò pensi V. S. che io le abbia scritto altro che l'evangelo.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 2, 210: Quest'altra proposizione, che pare una vera mostruosità, e pure è un evangelio.
Definiz: § VII. Sapere di Evangelo, detto scherzevolmente di sentenza, massima, e simili, vale Esser così vera da non potersi revocare in dubbio. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 281: Tu digli allor che nel capo si ficchi Questa sentenza che sa d'Evangelo, Che vi sono più buchi che cavicchi.