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MALEDIZIONE e MALADIZIONE
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MALEDIZIONE e MALADIZIONE.
Definiz: Sost. femm. L'atto e anche L'effetto del maledire.
Lat. maledictio. –
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 2, 9, 11: La maladizione è quella per la quale si pronunzia il male contro alcuno, questo desiderando e imprecando.
Esempio: Collaz. SS. PP.: Poichè l'ebbe imbolato (un oggetto d'oro), fu degno d'esser percosso di maladizione, e d'esser dannato di morte eternale.
Esempio: Guicc. Stor. 2, 418: Sentivansi per tutte le strade i mormorii della plebe; solere i Concilj addurre benedizioni, pace, concordia, questo addurre maledizioni, guerre, discordie.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 7: Se gli avessi dato la maladizione, come ha meritato, ribeneditelo, e raccomandatelo a Dio.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 114: Ma sentendo di più la madre averne gran dispiacere, e gittar contra lui villane parole e maledizioni orribili, andò per consolarla.
Definiz: § I. E per Condanna ecclesiastica, o civile. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 67: O papa Bonifazio, Io porto il tuo prefazio, E la maledizione, E scommunicazione.
Esempio: Dant. Purg. 3: Per lor maladizion sì non si perde, Che non possa tornar l'eterno amore, Mentre che la speranza ha fior del verde.
Esempio: Bocc. Lett. 34: Ricordare adunque vi potete essere stato chi, in non più lungo spazio d'undici mesi, essendo con acerbissimo bando della nostra città discacciato,... e oltre a ciò con quelle maledizioni che possono in alcuno gittare le nostre leggi essere aggravato, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 70: Per lor maledizion; cioè dei prelati de la Santa Chiesa; cioè per loro comunicazioni ec.
Definiz: § II. Vale altresì Destino fatale, Influenza funesta, Ruina, e simili, detto di cose e persone. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 190: Soggiugne qui la sua maggiore maladizione, che quando non sarà più tempo, cioè dopo il die del giudicio, allora sarà morta ogni su potenza e cognoscimento, e saranno soli serrati nelli sepulcri.
Esempio: Vill. G. 94: E durò questa maledizione e resìa infino al tempo della venuta delle sante religioni di san Francesco e di san Dominico.
Esempio: E Vill. G. 643: E pare una maladizione in quel paese, e ancora di quella casa e di tutti Romagnoli, che volentieri sono traditori tra loro.
Esempio: Vill. M. 212: E durò questa maladizione in quell'isola parecchi anni.
Esempio: Stef. March. Istor. 4, 1: La giunta della maladizione d'Italia delle parti, e spezialmente quella della città di Firenze, fu parte Nera e Bianca.
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 8, 29: E per certo una maladizione che, avendo autorità e danari e in mezzo di tante terre nostre, non ne possiate avere al bisogno vostro (dei guastatori).
Esempio: E Rep. Fir. Diec. Bal. 9, 29: Qualche volta saranno remunerati da noi di tanti loro affanni, come fareno certamente quando potreno, posate queste maladizioni della guerra.
Esempio: Cas. Pros. 3, 157: Ma tuo padre non si può immaginare quanto possono alcuni appetiti, come quello del giuoco, perchè esso non gli ha mai avuti, ed io gli ho scritto mille volte che messer Pandolfo è tanto inchinato a questa maledizione, che non si può creder più, nè tanto.
Esempio: Grazz. Comm. 114: Voglio.... consigliarmi seco di questa maladizione..., e veder se per via d'orazioni io me gli posso (i diavoli) levar da dosso.
Esempio: Soder. Coltiv. 50: A voler riparare e spegnere i bruchi delle viti, avendone che patiscano di simil maladizione,... bisogna subito farle potar di nuovo.
Esempio: Bart. D. Vit. Bellarm. 2, 76: La maladizione del giuoco a carte e a dadi: non cosa d'intertenimento e ricreazione di qualche volta e di qualche ora, ma esercitato come si fa de' traffichi e de' mestieri, per vivere e arricchire.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 142: S'io non avessi l'aiuto della divin'erba, questa maladizione delle mie lodi potrebbe per avventura scoccarmi addosso quella trappola che mi vien tesa.
Esempio: Capp. Longob. 127: Invero che questo ricominciare sempre da capo fu la maledizione d'Italia.
Definiz: § III. Figuratam., e in modo dispregiativo, dicesi familiarm. per Quantità strabocchevole, Subisso. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. Intr. 1, 122: E così per tutte le facce ed altri loro ornamenti, facevano una maledizione di tabernacolini l'un sopra l'altro, con tante piramidi e punte e foglie, che, non ch'elle possano stare, pare impossibile ch'elle si possano reggere ec.
Definiz: § IV. Pur figuratam., per Cosa sommamente molesta, fastidiosa, o simile. –
Esempio: Bern. Orl. 29, 1: Ho voglia anch'io d'essere innamorato D'Angelica, dappoi ch'ella n'ha tanti:... Hammi da quel fastidio liberato, Nel quale io mi trovavo poco avanti, Di raccontar quella maladizione Del conte Orlando o del figliuol d'Amone.
Esempio: E Bern. Dial. Poet. 226: Io cercai prima scappare in qualche modo (da un poeta che voleva leggergli versi): trovai non so che scuse; niente mi valse: bisognò star forte ad udir quella maladizione, fin che durò.
Definiz: § V. Si disse anche per Maldicenza, Ingiuria, e simili. –
Esempio: Stor. Barl. 33: Manifeste sono l'opere della carne, cioè avolterio, fornicazione,... maledizione, amore secolare, ec.
Definiz: § VI. E per Malignità. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 82 t.: Ma vedi maledizione de gli uomini perversi, che dicendo le virtù de' giusti, appresso le riducono per argomento di peccato.
Definiz: § VII. A maledizione, usato in modo avverbiale, vale Maledettamente, nel senso di Grandemente, Eccessivamente, e simili. –
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 150: La mascella di sotto ciondola a maladizione.
Definiz: § VIII. A maledizione di popolo, vale Con impeto, Con furore, come farebbe una moltitudine. –
Esempio: Monigl. Cical. III, 1, 231: Mi scotta solamente.... che quel tanto per altro mio protettore, che mi ha imbecherato a entrare in questo ginepraio, ha da essere il primo a battermi la cassa e tirarmela giù a maladizion di popolo.
Esempio: Bracc. R. Dial. 293: Disse il vero ser Rigaccio, che voi mi avete preso per il Boccia barbiere; e per ciò me la tirate giù a maledizion di popolo, per isfogare il vostro livore contro chi mai v'offese.
Definiz: § IX. Avere la maledizione addosso, dicesi di chi è sempre perseguitato dalla mala fortuna, e tutte le cose gli vanno male.