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1) Dizion. 5° Ed. .
ANNASARE.
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ANNASARE.
Definiz: Att. Attrarre col naso l'odore o gli effluvj odoriferi delle cose; Fiutare. Forma varia, ma meno comune, di Annusare. –
Esempio: Benciv. Aldobr. R. 17: E se la medicina opera subitamente e forte, sì si dee riposare, e annasare cose di buono odore, e istropicciare le palme e i piedi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 43: Tosto che giunge, d'ognintorno annasa, E sente sin a un topo, che sia in casa.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 6, 37: Quel cavò fuori un vaso di nepente Del quercetano, e glie lo fe' annasare.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bern. Orl. 48, 5: Il naso lungo vuol dir l'avanie, Ch'addosso a' buoni ognor levando vanno, Che gli vanno annasando con le spie, E trovando i difetti che non hanno.
Definiz: § II. Per Sperimentare, Cimentare le forze di alcuno, Tentare colle armi. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 186: Se forse i barbari, per l'orgoglio di quella notte, li annasassero.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 1, 118: D'Umiera.... si trovò obbligato di ritirarsi in Pinerolo, dopo d'avere annasato con assalto sanguinoso, ma inutile, perchè gli seppe di cattivo, Busca.
Definiz: § III. Annasare il cielo, vale Volgere le nari in su. –
Esempio: Soder. Agric. 14: I buoi, annasando il cielo verso mezzogiorno, o leccandosi l'ugne, e con mugliar forte ritornando alle stalle, significano di dover piovere.