Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CONCRETO.
Apri Voce completa

pag.361


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CONCRETO.
Definiz: Add. Le cui parti sono aderenti fra loro e formano una sola massa; Condensato, Solido. –
Dal lat. concretus. –
Esempio: Red. Cons. 1, 59: Mi servirei del magisterio di Marte aperiente,... e lo mescolerei coi sughi concreti di luppoli e di cicoria.
Esempio: Marchett. Lucrez. 301: In cotal guisa Dunque formato di concreto corpo Fu della terra il pondo.
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 74: Un fluido sottile, elastico e penetrante, che partecipa della natura dello zolfo concreto e comune.
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 313: Del confuso umore Ti resterà tra man massa concreta, Qual zolla donde il sole il vapor bebbe.
Definiz: § I. Trovasi detto di Sostanza che sia naturalmente mescolata in qualche corpo, la quale abbia una certa consistenza. –
Esempio: Cocch. Bagn. Pis. 75: Par che si possa concludere, che in esse [acque] sono le tre dette materie corporee, visibili, palpabili, fisse e concrete, cioè acqua, terra e sale; e tre altre incorporee, come soglion chiamarsi nell'Arte, ed invisibili e fugaci e volatili,... cioè aria, fuoco e spirito, o esalazione minerale.
Definiz: § II. Figuratam. usasi a denotare la congiunzione del soggetto con le sue qualità o modi; ed in tal senso è voce più particolarmente propria del linguaggio filosofico, e si oppone ad Astratto. –
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 1, 96: L'aritmetica considera il numero astratto e separato dalla materia, e la musica concreto e congiunto.
Definiz: § III. E per Attualmente esistente in una cosa, Inerente in essa. –
Esempio: Panzier. Tratt. 3 t.: La grazia, per la quale gli abiti negli atti si riducono, non è intra gli abiti e gli atti nè rimota, nè contigua, nè continua; anzi è negli abiti e negli atti concreta.
Definiz: § IV. Usasi anche come Aggiunto d'idea concreta, a significare Quella che determina pienamente l'essere di checchessia.
Definiz: § V. E come Aggiunto di Caso concreto, vale Rispondente in effetto e ne' suoi particolari al principio o ragionamento al quale si riferisce. Così diciamo: Stare al caso concreto, Venire al caso concreto, Ecco un caso concreto, Nel caso concreto, e simili.
Definiz: § VI. Term. de' Grammatici. Aggiunto di Nome concreto, a denotare l'Adiettivo, inquantochè in esso si determina l'idea d'una particolar qualità, o modalità di un dato soggetto, e dal quale poi si formano i nomi astratti.
Definiz: § VII. Term. degli Aritmetici. Aggiunto di Numero concreto, vale Che indica una determinata quantità di cose specificate. Come: Cinque pani, Dieci uomini, e simili.
Definiz: § VIII. In forza di Sost. Ciò che è concreto, Il soggetto in quanto è congiunto alle sue qualità, Sostanza. Ed è proprio così del linguaggio filosofico come del grammaticale. –
Esempio: Varch. Lez. Accad. 246: Si gli pone comunemente l'articolo dinanzi, e dicesi il caldo; ma quando è agghiettivo, e significa il concreto, cioè la sostanza, si dice caldo senza articolo.
Esempio: Segner. Mann. giugn. 6, 5: Non è nuovo, anzi usato nelle Scritture, che talor l'astratto significhi il suo concreto.
Esempio: E Segner. Mann. appr.: Se tu qui pigli l'adolescenza in astratto, che sposa ell'ha? Convien adunque che tu la pigli nel suo concreto; ed allora intendesi che ec.
Esempio: E Segner. Mann. giugn. 26, 2: Ad aedificationem fidei, cioè ad aedificationem fidelium; conforme la frase solita dell'Apostolo, che amò di usare frequentemente l'astratto in vece del suo concreto, come quando disse circumcisionis in vece di circumcisorum, carnis in vece di carnalium, e così più altri.
Definiz: § IX. Usasi anche per Il fatto, secondo che è determinato dalle sue circostanze, Sostanza del fatto; e specialmente nelle maniere Non uscir del concreto, Venire al concreto, e simili.
Definiz: § X. Trovasi per Concrezione, Condensamento. –
Esempio: Menz. Sat. 12: Ch'egli è ben altro, che saper se il gelo Si faccia in rarefatto o per concreto, O perchè stia a fior d'acqua un duro velo.
Definiz: § XI. In concreto, posto avverbialmente, vale In modo concreto, cioè riferendosi al soggetto cui appartiene una data qualità; ed altresì, Nel fatto, Nella realtà. Ed è contrario di In astratto. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 974: E 'n concreto formato Cristo l'amor possede, Però che vede Iddio in astratto.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 228: L'imperfezion della materia fa che le cose prese in concreto non rispondono alle considerate in astratto.
Esempio: E Galil. Op. astronom. 1, 229: Quando il filosofo geometra vuol riconoscere in concreto gli effetti dimostrati in astratto, bisogna che difalchi gli impedimenti della materia.... Gli errori dunque non consistono nè nell'astratto nè nel concreto.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 114: Queste forze, resistenze, momenti, figure, si posson considerare in astratto e separate dalla materia, ed anco in concreto e congiunte con la materia.
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 96: Ma così il nome come il pronome non posson sempre dichiarare, se le cose da loro accennate, sieno accennate in confuso e quasi in astratto, o pure distintamente e quasi in concreto.
Esempio: De Luc. Dott. volg. 11, 1, 21: Le parti de' quali [tribunali] non sono di disputare le questioni ideali in astratto, ma di decidere in concreto li casi precisi, secondo le loro circostanze particolari.
Esempio: Segner. Mann. dic. 13, 1: Altro è detestar l'empietà in astratto; altro è detestarla ora in quest'uomo, ora in quello. Che se fino a detestar l'empietà in astratto, protesta il Savio che prima penserà bene a quello ch'egli ha da dire,... che sarà a detestarla ancora in concreto, cioè dire su l'altrui dosso?
Esempio: Tos. Pruov. 71: Il detto celeste.... applicato, come si dice, in concreto al caso nostro, è un error grande.