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1) Dizion. 5° Ed. .
DEDALEO.
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Dizion. 5 ° Ed.
DEDALEO.
Definiz: Add. Propriam. Di Dedalo: ma usasi figuratam., e più spesso poeticam., per Grandemente industre, ingegnoso, come secondo le favole fu Dedalo.
Dal lat. daedaleus. –
Esempio: Pallav. Lett. 1, 74: Nè per uscire dal laberinto aveva ella mestiero del filo d'Arianna, sapendosi formar l'ali con l'arte dedalea del suo ingegno.
Esempio: Marchett. Lucrez. 286: Per sè porge feconda Largamente la terra, e delle cose La dedalea natura il tutto a tutti.
Esempio: Pindem. Poes. 88: In alto Quel lucente salìa liquido argento, Cui prigionier ne' lunghi piombi e cavi L'ingegnosa del tuo Nipote egregio Man dedalea condusse.
Definiz: § I. E per Fatto con grande artifizio, detto specialmente di opere meccaniche o architettoniche. –
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 565: Ben abbassarsi Può con industria il suolo, erger si puote Ben il mobil liquor per certo tratto Con dedaleo favor di ruota o tromba, O girevole al vento esposta vela.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 18: S'arrestò della dedalea sala... in su la porta.
Definiz: § II. E per Appartenente all'arte architettonica. –
Esempio: Chiabr. Firenz. 2, 55: Ma non a Guido il magisterio piacque O di scarpelli o di dedalee squadre.